Severini mvp a Senigallia: “Obiettivo raggiunto, ma.. #finoallafine Alè Galletti!”


OSIMO – Nonostante tre reti di passivo, una prestazione d’orgoglio e da non buttare. Per un’ora anche un San Biagio, con relativa difesa, compatto, attento e propositivo. Poi le differenze tecniche e motivazionali si sono evidenziate a favore della capolista. Ma non per questo c’è da recriminare, perché qualcosa di buono si è visto, come la prestazione di uno dei centrali difensivi che sta lentamente recuperando la sua condizione dopo il lungo stop per la rottura dei crociati l’anno scorso. Una stagione tribolata per le tante ricadute a livello muscolare, ma la nomination a migliore in campo dopo una buona prova come quella di Senigallia vale per lui come un incitamento a insistere, un modo per stimolarlo e darsi fiducia per vedere sempre più vicino l’uscita dal tunnel. Così compagni di squadra e dirigenti hanno scelto come mvp di sabato scorso Lorenzo Severini, roccioso difensore classe 1990 alla seconda stagione al San Biagio, che ha conquistato 12 voti davanti ai 5 di Galli e i 3 a Gambini, tutti uomini difensivi a dimostrazione che il reparto arretrato si è mosso bene al Bianchelli, almeno per un’ora. Ecco dunque “Seve” nella classica intervista infrasettimanale:

Sei stato scelto migliore dei galletti contro il Miciulli, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Diciamo che ricevere la nomina di migliore in campo in una partita persa 3 a 0 è una magra consolazione. Non so se sia stata la mia miglior prestazione, non so fare queste considerazioni anche se, avendo giocato una manciata di partite, il paragone dovrebbe essere facile. Io personalmente ho scelto  Galli, per l’eccellente prestazione fatta da mediano, un ruolo non suo ma che sa interpretare benissimo”.

Analizziamo la partita: motivazioni molto differenti tra le due squadre, con i padroni di casa costretti a vincere per restare primi, ma il San Biagio ha sfiorato più volte il gol del vantaggio ed ha ceduto solo dopo l'1-0 dei locali a inizio ripresa. Un 3-0 insomma eccessivo no?                                                          
“Decisamente. E questo rende ancora più amara la sconfitta! Il risultato non rende giustizia alla nostra prestazione che è stata sicuramente di grande carattere, considerando che loro sulla carta sono più forti, avevano sicuramente maggiori motivazioni in quanto costretti a vincere per mantenere il primato, mentre noi non avevamo l’obbligo del risultato avendo già raggiunto la salvezza ma abbiamo comunque onorato l’impegno.  Il primo tempo è stato giocato in maniera quasi perfetta tatticamente, siamo riusciti a contenere una squadra che è prima in classifica e che in casa sua, non si è mai resa pericolosa nei primi 45’ grazie al sacrificio di tutti. Siamo stati meno bravi e fortunati nel concretizzare un paio di ghiotte occasioni e questo alla lunga l’abbiamo pagato caro, soprattutto perché la prima frazione di gara a noi è costata parecchie energie.  Nella ripresa loro hanno sbloccato il risultato e sono stati bravi a finalizzare altre due occasioni, mentre a noi neanche la gioia del gol della bandiera per due palloni salvati sulla linea, ma il calcio è anche questo”. 

Raccontaci le azioni dei tre gol…. 
“Il primo nasce su calcio d’angolo, una palla che sembrava lunga dove invece l’attaccante neo entrato è stato bravo a fare da sponda a centro area dove purtroppo un uomo lasciato solo l’ha messa dentro. Il secondo gol nasce da una palla lunga dove i due attaccanti non sono riusciti ad intervenire ma è stato bravo il loro 10 con un taglio in profondità ad inserirsi tre me e il terzino per poi arrivare a concludere a rete. Nel terzo gol sono stati bravi ad arrivare dentro dopo una serie di passaggi, un giocatore ha ciccato il tiro, il pallone è arrivato ad un altro che l’ha messa dentro. Loro in attacco fanno veramente paura!”.

Sabato arriva la Filottranese che non può sbagliare partita per restare aggrappata alle flebili speranze di playoff, come va affrontata la gara per chiudere al meglio le sfide al Comunale?
“Sicuramente la partita di sabato sarà un'altra gara delicata. Affrontiamo una squadra che vuole i tre punti, ma noi non abbiamo intenzione di regalare nulla a nessuno, giochiamo in casa e vogliamo concludere la stagione nel migliore dei modi, magari scalando qualche altra posizione in classifica. Sono sicuro che affronteremo la partita con la stessa voglia di sabato scorso, sperando in un risultato diverso”.

Dove e come trovare gli stimoli giusti in questi ultimi 180 minuti di campionato con la salvezza già in tasca e un quinto posto alla portata che conta solo per i record (mai raggiunto in Prima dal club)?                                   
“Per me personalmente non è difficile trovare le motivazioni, in quanto avendo giocato poco in queste ultime due stagioni ogni partita che posso giocare cerco sempre di giocarla al meglio. A livello di squadra posso dire che allenarsi ancora duramente per preparare la partita del sabato dovrebbe già essere uno stimolo, non è nelle intenzioni di nessuno esporci a brutte figure in queste ultime due partite, se questo non bastasse c’è sempre un quinto posto da raggiungere che penso inorgoglirebbe chiunque di noi”.

Come giudichi la stagione del San Biagio: si poteva fare di più visto il girone di andata?
“Non dimentichiamoci che siamo una neo promossa e l’obbiettivo dichiarato di inizio stagione era la salvezza sicura, quello è stato fatto!! Poi parlando a posteriori si abbiamo fatto un gran girone di andata dove abbiamo raccolto tanto, forse di più di quello che ci si aspettasse. Poi abbiamo avuto delle difficoltà nel girone di ritorno ed allo stesso tempo sono venute fuori 3 o 4 squadre che stanno facendo un campionato a ritmi alti, quindi direi che a livello di classifica qualche posizione in più avremmo potuto avercela ma credo che non fossimo attrezzati a competere per i play off”.

E la tua di stagione come la giudichi dopo il brutto infortunio ai legamenti crociati dell'anno scorso e il delicato recupero?
“E’ stata una stagione altalenante, venivo da un operazione al crociato dello scorso marzo, lavoravo sodo per rientrare in gruppo, giocavo un paio di partite e mi venivano fuori guai muscolari di ogni tipo. Dicono che sia normale in fase di recupero da un intervento del genere, ma quando è così diventa davvero dura mentalmente, è frustrante perché lavori tanto e il frutto di tutti i tuoi sacrifici è poco o niente. Ora fortunatamente il peggio sembra superato”.

La partita più bella e più brutta della squadra finora e perché?                                                                      
“La partita più bella e che ricordo con più piacere è quella giocata a Moie contro il Vallesina, altra attuale prima in classifica, sia perché è una delle poche che ho giocato, sia per la prestazione eroica da parte di tutti e per il punto strappato in rimonta contro ogni pronostico, e poi il traguardo dei 300 gol di Re BobbyPizzigol. Insomma, una partita dalle mille emozioni e adrenalina a non finire. La più brutta quella contro il Colle, qualcuno di noi è andato in campo pensando di aver già perso”.

La squadra avversaria e il compagno che ti sono piaciuti di più? 
“La squadra avversaria sicuramente il Vallesina, se dovessi fare un pronostico credo che riuscirà a spuntarla sul Miciulli. Il compagno, beh qui è dura, considerando che la maggior parte già li conoscevo o ci avevo giocato vorrei dire qualcuno dei nuovi, forse Ballarini, neroazzurro dentro come me, ma anche Santarelli, che pezzo di giocatorino, un killer vero, con le scarpe da calcio non vorrei trovarmelo di fronte neanche ai giardinetti!!!”.

Hai un messaggio o un consiglio da lasciare a qualcuno? 
“La stagione è quasi finita, magari il prossimo anno non saremo tutti qui, ognuno prenderà la strada che vuole quindi, godiamocela fino in fondo ragazzi, in queste ultime due settimane rimaste…  #finoallafine Alè galletti, così piace di più ai miei cari Galli e Pizzichini!”.

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