Col Torette è stato Castorina il migliore in campo: “Attenzione e grinta su ogni palla anche nel derby”

OSIMO – Da diverse settimane nelle nomination, ma ogni volta qualcun altro lo precedeva nella corsa al miglior in campo. Questa volta però non ce n’è per nessuno: Alessandro Castorina, centrocampista classe 1990, talmente duttile che da quest’anno è costantemente usato come terzino sinistro, ha sbaragliato la concorrenza dopo la prova mostre contro la vicecapolista. Attento e preciso in difesa nel primo tempo, aggressivo e incisivo in fase offensiva nel secondo, quando il mister l’ha spostato da terzino ad esterno alto del 4-4-2. Bravo ad appoggiarsi sia sul subentrante terzino Sancillo che sulla punta Giambartolomei, Castorina è riuscito a intercettare e giocare una miriade di palloni, dando sfoggio delle proprie capacità anche con azioni personali come nell’occasione della clamorosa traversa colpita a inizio ripresa. E così a coronamento del 2-0 contro la Dorica Torrette, Castorina ha conquistato 11 preferenze da compagni di squadra e dirigenti, che l’hanno scelto come man of the match. A seguire, tre preferenze a Sancillo e due rispettivamente a Giambartolomei, Belfiore e Picciafuoco. Ecco dunque l’intervista all’uomo della settimana:

 

Alessandro la tua prima volta come migliore in campo, ma non la prima bella prestazione…

“Innanzitutto ringrazio i compagni che mi hanno votato, per quanto riguarda la prestazione a livello personale, sono molto contento, soprattutto del secondo tempo e visto che fisicamente non ero al top per via della schiena. E’ un buon periodo di forma e speriamo di continuare così. Ogni buona prestazione singolare però è sicuramente dovuta al lavoro di squadra che sabato è stato davvero ottimo e mi ha permesso di esprimermi al meglio”.

 

Analizziamo la gara vinta contro pronostico col Torrette: primo tempo equilibrato, poi ripresa a tutta birra.
“Si, una analisi molto semplice secondo me, dopo un primo tempo in parità abbiamo alzato i ritmi sia fisicamente che mentalmente ed anche i cambi del mister sono stati azzeccati. Per me abbiamo nettamente meritato la vittoria sul campo. Che ci serva da esperienza: se giochiamo con questa intensità possiamo giocarcela con tutti”.

 

La svolta decisiva è stata proprio nel secondo tempo con l’ingresso di Sancillo come terzino sinistro, col conseguente tuo spostamento come ala di sinistra e di Giambartolomei in attacco?
“E' vero i cambi tattici sono stati importanti visto l'ingresso di Sancio che è entrato subito bene in partita e lo spostamento di Giamba che fisicamente ha tenuto la squadra più alta. Ma quello che ci ha fatto fare il salto di qualità è stata l'attenzione e la grinta messa su ogni giocata, solo così si può battere una grande squadra come la Dorica Torrette”.

 

La tua è stata una stagione in crescendo, con qualche difficoltà iniziale visto che il mister quest’anno ti utilizza come terzino e non più come mediano…
“Spero che continuerò a migliorare visto che sono uno che non si accontenta mai e cerco sempre di dare il meglio ad ogni allenamento. Per il ruolo da terzino, beh, lo avevo già interpretato anni fa e devo dire che dopo un periodo di ambientamento mi sto trovando bene sulla fascia, forse è davvero il mio ruolo, però se c'è da giocare gioco anche in porta sempre che Simo e Diego non si arrabbino!”.

 

Come giudichi finora il cammino del San Biagio?
“Quest'anno stiamo facendo bene sicuramente, ma secondo me se continuiamo a lavorare sodo e non caliamo l'attenzione negli allenamenti possiamo toglierci belle soddisfazioni, possiamo ancora migliorare e molto. D’altronde dietro camminano forte,  quindi arriviamo in fretta alla quota salvezza e poi vediamo”.

 

La vittoria con una grande come il Torrette rischia di montare la testa in maniera eccessiva e far perdere di vista il vero obiettivo?
“Penso di no, questa vittoria invece ci deve dare consapevolezza dei nostri mezzi e anche farci capire che se giochiamo senza mettere tutto quello che abbiamo in campo siamo una squadra normale che può perdere con chiunque. Tutto dipende da noi e dalla nostra mentalità. Cuore da provinciale ma mentalità da grande!”.

 

Salgono attesa e tensione per il derby con l’Osimana. Per te, da ex, come bisogna preparare una gara del genere? C’è il rischio di caricarla troppo?
“Lunedì il ds, Sandro, mi ha avvicinato dicendomi di non pensare al derby in maniera esagerata e di prepararla come tutte le altre partite e penso che abbia ragione. E' una bella partita: giochiamola, divertiamoci e proviamo con tutte le nostre forze a fare un bel risultato, senza esasperarla”.

 

La più bella partita del San Biagio e la più brutta?
“La più bella penso l'ultima e il primo tempo col Marina, la più brutta senza ombra di dubbio Ostra Vetere”.


Il compagno di squadra che ti ha sorpreso di più?

“Quest'anno sono cresciuti in molti, sicuramente di più Buro che si è sbloccato in fase realizzativa e ci sta dando una grande mano e poi Piccia che di partita in partita sta acquistando sempre più sicurezza”.

 

Hai un messaggio o un consiglio da inviare a qualcuno?
“Si, ai compagni: visto che mi massacrate tutti i giorni, vi dico che siete una squadra di bastardi, davvero ma che vi voglio bene e che non dobbiamo adagiarci sulle cose fatte ma spingere per ottenere sempre qualcosa di più. Dai che a Sharm porto pure Fede!”.

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