Agostinelli migliore in campo col Camerano: “Mettiamo tutti qualcosa in più per obiettivi ambiziosi”

OSIMO – Si è finalmente sbloccato. L’uomo che dovrebbe fare la differenza, con il tasso tecnico e l’esperienza maggiore, ha lasciato il segno in una gara importante, regalando al San Biagio un pareggio prezioso, nella misura in cui l’avversario, il Camerano, in casa aveva sempre vinto finora. Francesco Agostinelli, di rientro da un infortunio al flessore e da una squalifica, dopo un mese di sofferenze lontano dal campo ha conquistato la palma di man of the match. Il regista di Cantani che finora aveva fatto tanto lavoro sporco e poco in primo piano, ha finalmente graffiato con un gol nel finale che ha impattato l’immeritato vantaggio del Camerano. Complice uno svarione del portiere, Ago ha trasformato una punizione dalla trequarti sinistra e ha potuto scaricare tutta la sua felicità e frustrazione gridando “era ora!” mentre correva ad abbracciare i compagni in panchina per un gol pesante e in quel momento inaspettato. Per la sua classe forse qualcuno si aspettava di più da lui in questa prima parte di stagione, ma Ago resta l’uomo fondamentale per mister Cantani che predilige il gioco palla a terra col 4-4-2. E infatti è stato lui a far girare bene il San Biagio al cospetto di una big come il Camerano. Pur sbagliando alcune finalizzazioni in una condizione fisico e atletica ancora non ottimale dopo l’infortunio, Ago è riuscito a far girare ugualmente la palla a terra senza frenesia, aiutando il San Biagio a collezionare un’altra prova gagliarda. E allora compagni di squadra e dirigenti l’hanno premiato come inevitabile migliore in campo: ad Agostinelli sono andate infatti 8 preferenze, seguito da Picciafuoco (5 voti), Mandolini (4), Castorina (3) e Rivellini (2). Ecco allora la tradizionale intervista all’uomo della settimana:

 

Francesco, finalmente domenica la prima rete stagionale, una liberazione!

“Innanzitutto vorrei ringraziare i ragazzi che mi hanno votato, perché in realtà non credo di essere stato il migliore in campo, ma è una dimostrazione di stima e fiducia da parte di un gruppo di amici che stimo e rispetto. Finalmente è arrivata questa rete e spero che sia la prima di una serie decisiva. Negli ultimi anni non ho segnato con molta frequenza ma ho sempre realizzato reti importanti, quindi il mio augurio è quello di farne poche ma decisive”.

 

Analizzando la gara col Camerano, un punto guadagnato perché il pareggio è arrivato in rimonta nel finale, o due punti persi per le occasioni mancate e per non aver saputo gestire il vantaggio numerico dopo l'espulsione di Polenta a inizio ripresa?

“E’ sicuramente un punto guadagnato, in queste categorie accumulare punti in ogni giornata è fondamentale: qualche pareggio affiancato a delle belle vittorie portano a risalire la classifica e viaggiare nei piani alti”.

 

Secondo te come mai la squadra va in difficoltà quando ha un uomo in più? Con Real Cameranese e Fabriano non è riuscita a esprimersi bene in vantaggio numerico e anche a Barbara ha segnato solo al 90' soffrendo non poco per concretizzare…

“Secondo me il problema è la frenesia di raggiungere il prima possibile il vantaggio e quindi il risultato, magari anche con soluzioni individuali. Questa mentalità è positiva perché in molte partite ti porta ad andare in vantaggio, nei casi citati invece è stato deleterio. Avremmo dovuto pazientare ed attendere il varco giusto, credo comunque che per un gruppo giovane siano passaggi di crescita obbligati. Rovesciare a nostro vantaggio una situazione come quella di domenica è sinonimo di carattere e determinazione”.

 

Come giudichi fin qui il cammino del San Biagio?

“Beh fino ad ora abbiamo sempre dimostrato di essere un’ottima squadra ben organizzata tatticamente,  con qualità di gruppo e alcune ottime individualità, mix perfetto per ambire  a risultati importanti. Non dobbiamo, giustamente, più pensarci, ma se non fossimo stati penalizzati il San Biagio avrebbe già navigato in zona Play off. Obiettivo che comunque alla seconda di ritorno dobbiamo cominciare a prendere in considerazione, sempre passando prima per la salvezza. In definitiva stiamo facendo una gran bella stagione”.

 

E la tua stagione? Hai avuto anche un problema fisico a fine novembre che ti ha frenato, ma qualcuno si aspettava di più da un talento come te.. Senti troppa responsabilità sulle spalle?

“Fino a questo momento ho disputato 14 gare su 17 a causa dell’infortunio al flessore, chi si aspetta di più da me avrà sicuramente notato che negli ultimi anni il mio ruolo è fortemente variato, prima giocavo da trequartista o comunque seconda punta di movimento, ruoli offensivi che mi portavano ad avere più occasioni per finalizzare. Ora vuoi l’età vuoi l’ esperienza, il mio ruolo è da centrocampista centrale quindi cercare di essere da collante fra difesa ed attacco spesso rinunciando ad inserirmi per evitare di sbilanciare la squadra. E’ un ruolo che mi piace molto, mi consente di aiutare in fase difensiva e allo stesso tempo cercare di mettere in condizioni gli attaccanti di finalizzare od avere superiorità numerica. Non temo le responsabilità. Quando sento dire che il San Biagio ha disputato una bella prestazione e vengono valorizzate le qualità dei miei compagni allora sì, credo di aver fatto il mio dovere e  che stia disputando una buona stagione”.

  

Il compagno di squadra che ti ha sorpreso più positivamente?

“Dovrei fare una lista infinita. Un encomio và al mister e a Vitaloni che lo sta aiutando a creare un clima sereno dove si riesce a lavorare con voglia e serenità, inoltre sto giocando con delle persone che prima di tutto stanno dimostrando di amare il gioco del calcio e di avere delle qualità umane enormi. Credo sia grazie a questo che individualità come quelle di Burini, Picciafuoco, Castorina, Mandolini, Aureli eccetera stiano emergendo. E’ chiaro che il giocatore che mi sta impressionando di piè e Lorenzetti Riccardo, da quando è arrivato ha fatto progressi enormi e presto sarà titolare….ahahah”.

 

La più bella partita del San Biagio e la più brutta?

“La più bella escluso il risultato è quella con il Cupra all’andata per occasioni ed intensità di gioco, la più brutta quella con il Marina che dopo essere passati in vantaggio per 2 a 0 ci siamo abbassati smettendo di giocare e pressare, consentendo alla capolista di pareggiare”.

 

Sabato col Torrette sarà durissima: loro dovranno vincere per forza altrimenti rischiano di scivolare a -9 dalla vetta… E mancherà anche Santolini davanti…

“Santo è un gran giocatore, generoso e con caratteristiche che per il nostro gioco sono fondamentali. Abbiamo già dimostrato comunque che chi viene chiamato in causa per sostituire uno squalificato o un infortunato ha le caratteristiche e le qualità per poter giocare titolare. Il Torrette? E’ una squadra composta da ottimi giocatori ma se affrontiamo la partita con grinta, determinazione e come si dice a Napoli ‘Cazzimma’, è una partita che possiamo fare tranquillamente nostra”.

 

Hai un consiglio o un messaggio da inviare a qualcuno?

“Si, a tutti i miei compagni chiedo di continuare così e metterci tutti qualcosa in più per raggiungere obbiettivi più ambiziosi, è arrivata l’ora di non lasciare punti ed occasioni per strada. E.. grazie ancora ragazzi, orgoglioso di giocare con voi e con il San Biagio”.

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