Spadari mvp: “Serve piu’ consapevolezza e furbizia”

OSIMO – Apparentemente nell’ombra fino a una settimana fa. Ma in realtà fondamentale nel ruolo che ricopre, quello di dodicesimo che deve dare sicurezza al numero uno e a tutto il gruppo, con intelligenza e non solo capacità tecniche. Simone Spadari, portiere classe 1982, alla sua quarta stagione in biancorosso, dove ha militato a più riprese, è tornato in campo sabato scorso a Chiaravalle per l’indisponibilità di Carbonari. E nonostante non giocasse da tempo ha dimostrato di essere pronto ed anzi, in una occasione in particolare, ha salvato la sua squadra da una possibile sconfitta che sarebbe stata immeritata. Per questo i compagni di squadra lo hanno voluto premiare con 14 nominatios davanti alle 5 a Paesani e le 2 a Rocchini. Ecco dunque “Spadino” nella classica intervista all’mvp della settimana:

Simone sei stato scelto come migliore in campo a Chiaravalle, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Penso sia stata una buona prestazione dopo diversi mesi che non scendevo in campo, merito sopratutto dei compagni e del Mister che mi hanno trasmesso tranquillità e fiducia. Io avevo scelto Paesani come migliore in campo perché si è sacrificato tutta la gara per la squadra, comunque nel complesso una buona prestazione di tutti”.

Raccontaci gli interventi più complicati che hai dovuto fare…
“Nell’ultima mezz’ora del secondo tempo, sullo 0-0, dopo le due espulsioni ci siamo fatti un po’ schiacciare nella nostra metà campo e su una punizione da fuori area, su un colpo di testa a fil di palo ho mandato la palla in corner. Probabilmente è stata la loro azione più incisiva”.

Come analizzi l’andamento della gara: due punti persi viste le occasioni o uno guadagnato visto che si giocava fuori casa?
“Se avessimo vinto non sarebbero stati punti rubati, ci manca di fatto il gol, creiamo diverse azioni pericolose ma con difficoltà concretizziamo”.

E’ stata la tua prima partita dopo quanti mesi? E come ti sei sentito e che emozioni hai provato?
“Non giocavo una partita ufficiale da giugno dello scorso anno e avevo una gran voglia di tornare in campo. Emozionato si ma concentrato e sereno per affrontare una sfida importante”.

Come ti stai trovando con gli altri due portieri Stefano e Simone?
“Il comparto portieri è molto unito, si lavora costantemente con impegno e serietà per migliorare e perfezionarsi. Non potevo capitare in posto migliore!”.

Come analizzi finora la stagione del Galletto?
“Sono state sprecate tante occasioni e non abbiamo avuto la capacità o convinzione di mantenere risultati parziali a favore fino a fine gara, siamo forti sotto l’aspetto tecnico e fisico ma dobbiamo lavorare sull’atteggiamento mentale, quello da squadra”.

Ti aspettavi l’estate scorsa di dover soffrire così tanto per salvarsi?
“No, sinceramente considerando il valore e l’esperienza dei compagni mi aspettavo di lottare in zona playoff, peccato. Ora concentrati sul nostro obiettivo attuale, star fuori dai playout”.

Compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più?
“Ammiro Rocchini per come si sia inserito in poco tempo nel gruppo e il valore aggiunto che ha portato”.

Prossima sfida a Staffolo contro una squadra in grande ascesa: come va affrontata e preparata?
“Massima concentrazione e soprattutto voglia di battersi per i compagni e la società, il potenziale c’è ma serve più consapevolezza e furbizia”.

Hai un messaggio consiglio o presa in giro per qualcuno in particolare?
“Ad ogni gara ci giochiamo una stagione, forza e coraggio! Avanti come un treno, alé Galletti!!!”.

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