San Biagio e Cupra impattano 1-1, a deciderla e’ l’arbitro

OSIMO – Finisce in parità la sfida salvezza tra San Biagio e Cupramontana. Un punto conquistato in rimonta per il Galletto, che sta stretto per le occasioni create ma che poteva anche diventare una beffa all’ultimo secondo. A deciderla, in fin dei conti, è stato l’arbitro in tre circostanze incredibili. Ma veniamo prima alla cronaca della gara. Mister Marincioni deve rinunciare ai soliti lungodegenti, ma recupera Paesani che fa il suo primo spezzone di gara dopo due mesi di stop e porta in panchina i nuovi arrivati, Mihaylov e Gioacchini. In difesa rientra Belloni terzino destro al posto di Silvestrini. Nel Cupramontana assente invece l’attaccante Rossini. Le due squadre sono divise appena da una lunghezza, quart’ultimo il San Biagio con 9 punti, terz’ultimo il Cupra con 8, match non pesante, di più.

Rispetto alle ultime uscite il San Biagio manca però il giusto approccio e nel primo tempo soffre la manovra di un avversario apparso più in palla, specialmente nel fare possesso a centrocampo. Perché poi, a conti fatti, di occasioni davvero pericolose ne ha costruite poche. Carbonari è rimasto inoperoso, ma con un paio di conclusioni dal limite finite larghe e due traversoni da sinistra che hanno tagliato la porta sguarnita la difesa biancorossa ha rischiato più del dovuto. In attacco troppa sofferenza nel costruire palle gol, col centrocampo locale che ha fornito pochi assist invitanti. Su una delle rare azioni corali è arrivata però l’occasione migliore dei primi 45’: Marziani va via sulla sinistra servito da Mazzocchini, crossa al centro rasoterra trovando Socci che col piattone di sinistro calcia di prima da centro area, ma il portiere è piazzato bene.

Nella ripresa la musica cambia, sia per una gara più vivace, sia per un San Biagio più pronto a metà campo ma anche grazie alle sviste arbitrali. La prima è clamorosa. E’ il 57’ quando un esterno del Cupra vola sulla fascia sinistra sulla trequarti campo evitando il tackle di un difensore. Riesce a superarlo ma portandosi la palla quasi mezzo metro fuori dal campo, il guardalinee alza la bandierina ma l’arbitro lascia correre, così lo stesso esterno cuprense continua il contropiede, entra in area e viene atterrato. Il direttore di gara concede il rigore tra le proteste generali. Una plateale, quella del guardalinee di parte che aveva segnalato il fallo laterale. Inutile stare lì a prendere freddo con 3 gradi centigradi se poi l’arbitro neanche ti prende in considerazione: questo avrà pensato il buon Fausto, che nel marasma delle proteste si avvicina all’arbitro, gli lascia la bandierina ed esce dal campo: fai tutto tu, io se non servo che ci sto a fare? Inevitabile l’espulsione, ma il gesto è più che comprensibile. Dal dischetto poi Mangarelli è un cecchino, spiazza Carbonari e porta avanti il suoi. Che però commettono l’errore di mettersi a difesa del vantaggio, lasciando campo alla reazione del Galletto. Dopo circa 10 minuti arriva il pareggio: tocco di testa di Marziani a centro area per Mazzocchini che di prima al volo finalizza l’assist per l’1-1. Qui il San Biagio accelera e al 75’ reclama lui un rigore per atterramento di Belloni in area, tra l’altro nel contrasto il difensore cadendo tocca anche la palla col braccio, ma l’arbitro lascia proseguire, ancora tra le contestazioni generali dei biancorossi ancora inviperiti per il rigore concesso prima dopo azione viziata dal fallo laterale clamorosamente sorvolato. Un altro episodio identico al 78’, meno grave ma solo grazie al recupero provvidenziale di Brandoni: fallo laterale sulla destra, questa volta col guardalinee ospite che sventola la bandierina ma l’arbitro anche qui lascia proseguire il contropiede del Cupramontana tra le proteste, contropiede poi fermato a 30 metri dalla porta dal capitano biancorosso.

Il direttore di gara si farà perdonare però al 93’ quando, quasi per concludere con un pari e patta compensativo, non concede al Cupramontana un rigore apparso più che legittimo. Non ha avuto il coraggio dopo i precedenti contro il San Biagio, commettendo quindi il terzo errore fatale. Ma sarebbe stato troppo, una beffa immeritata, anche perché la cronaca del match racconta di due occasioni clamorose per il 2-1 dei locali. All’80’ con una sforbiciata di Marziani appena dentro l’area forte ma troppo alta e all’85’ con una conclusione del neo arrivato Mihayolv che dopo un dribbling ha fatto partire un tiro secco dai 20 metri che ha sfiorato il palo alla sinistra del portiere ospite. Termina dunque 1-1, con le proteste di entrambe le squadre per errori troppo marchiani, e con un San Biagio che sicuramente ne è uscito con un punto che sta stretto per le occasioni costruite nella ripresa.

Il tabellino.
SAN BIAGIO: Carbonari, Belloni, Cingolani (90’ Silvestrini), Brandoni, Durazzi, Mazzocchini, Mandolini, Socci (77’ Paesani), Piccini, Mobili (74’ Mihaylov), Marziani. All. Marincioni
CUPRAMONTANA: Carotti, Pigliapoco, Altini (80’ Fratoni), Fabrizi, Verdenelli, Bucarelli, Manganelli (61’ G.Giuliani), Morici, Ortolani, Orlandini, Santoni (82’ Carnali). All. Capogrossi.
ARBITRO: Pascoli di Macerata
RETI: 59’ rig. Manganelli, 71’ Mazzocchini

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