Mazzocchini mvp: “Che gioia! Siamo gruppo di uomini veri”

OSIMO – Quando la classe non è acqua e se fosse supportata da una condizione fisica sempre ottimale, la categoria sarebbe ben diversa. Eccolo Simone Mazzocchini, uomo offensivo, mediano, esterno, trequartista dai pieni buoni e dalla visione di gioco. Classe ’96, ex Osimo Stazione, alla sua prima esperienza in biancorosso, ha confermato a Castelferretti di avere grandi numeri per la categoria. Col vizio del gol (tre solo alla Castelfrettese tra andata e ritorno, più altri pesanti, di testa, come a Castelleone di Suasa), e con l’assist a portata di piede. Sabato scorso è stato autore del momentaneo 3-2 del San Biagio, ma anche di una prestazione fatta di tecnica e grinta e nella quale finalmente il suo fisico lo ha sostenuto per tutto il tempo, senza cali o dolori che invece lo hanno condizionato spesso negli ultimi anni. Una gara riscatto per lui nel momento più opportuno per la sua squadra, che gli è valsa la palma di migliore in campo. I compagni hanno infatti dato 8 nominations a Mazzocchini, 6 a Marziani autore del 2-1 e tanto sacrificio, 4 a Piccini autore dell’1-0 e di una prova caparbia e una a testa a Brandoni e Durazzi che hanno confermato di essere punti fermi della rosa. Ecco dunque “Mazzo” nella classica intervista all’mvp della settimana, l’ultima della stagione 2018/2019:

Simone sei stato scelto come migliore in campo a Castelferretti, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Ringrazio i miei compagni ma credo che tutti insieme abbiamo fatto un’ottima partita nonostante qualche sbavatura; io ho scelto Marziani e Piccini perché oltre al gol hanno dato costantemente del filo da torcere alla difesa avversaria e non si sono mai risparmiati fino alla fine”.

Raccontaci nel dettaglio le azioni dei sei gol….
“ Il primo nostro vantaggio è arrivato da una punizione in verticale di Brandoni nella quale Marziani ha fatto il velo per Piccini che ha potuto incrociare di sinistro sul secondo palo. Il momentaneo pareggio è arrivato ad inizio ripresa con una bella azione loro con sponda della punta per l’inserimento del centrocampista. Il nostro nuovo vantaggio è nato dalla caparbietà di Piccini che ha superato due avversari ed ha appoggiato la palla al centro per Marziani che ha dovuto solo spingere dentro. Nuovo pareggio con una palla persa da noi a centrocampo e contropiede letale dei locali. Il terzo vantaggio nostro è nato da uno scarico fatto da Marziani per me, che mi ha permesso di saltare un avversario e calciare a giro di destro sul secondo palo. Infine il 3-3 finale su colpo di testa da angolo per loro”.

Sei stato decisivo in un momento delicato del campionato, e non solo segnando un gol bellissimo, che sensazioni hai provato al 2-3 dopo i tanti guai fisici che ti hanno attanagliato negli ultimi anni?
“Purtroppo in questi anni spesso non ho potuto esserci nelle partite che contavano e quindi per me questa volta è stata una gioia immensa, una liberazione”.

Il San Biagio ha chiuso al settimo posto con 41 punti: il suo record in Prima è di 46 ma con 34 partite e non 32. Eppure la salvezza è arrivata solo all’ultima giornata, te l’aspettavi di soffrire così tanto?
“Sinceramente no, ma purtroppo siamo stati penalizzati dal girone di andata, dove molti di noi (compreso me) erano nuovi e quindi riuscire subito a far amalgamare al meglio il gruppo non è mai semplice… e si sa che sopratutto in queste categorie l’essere squadra fa la differenza”.

A Castelferretti si è consumato uno psicodramma sportivo, con i locali che sono a fine gara si sono resi conto di essere scivolati nei playout, sorte che avrebbe toccato al San Biagio in caso di 4-3: dal campo eravate consapevoli dei risultati che arrivavano da Montemarciano?
“Assolutamente no, in campo abbiamo giocato entrambe le squadre al massimo di quello che avevamo senza fare più di tanti calcoli e secondo me anche questo ha permesso che uscisse fuori una partita così rocambolesca”.

Dopo i 15 punti del girone di andata, il Galletto ne ha fatti 26 nel ritorno, nel quale ha perso solo 2 volte in 16 partite, da cosa è dipeso quanto cambio di rendimento? Solo dal mister nuovo?
“Il mister sicuramente ci ha dato una grande mano, ma come ho detto, è stato il gruppo che si creato ad aver fatto la vera differenza, gruppo formato da uomini veri”.

Un bilancio stagionale tuo personale?
“Vedo il bicchiere mezzo pieno, ma so che si può fare sempre meglio e migliorare”.

Come ti sei trovato a San Biagio? Rifaresti la stessa scelta fatta l’estate scorsa?
“Mi sono sentito subito a casa sin dai primi allenamenti di agosto e non posso che ringraziare la società per tutta la fiducia data in questa stagione; e sì, rifarei questa scelta altre mille volte”.

Compagno di squadra che ti ha sorpreso di più?
“Non c’è solo un compagno, in questa squadra ci sono tantissimi ragazzi da cui ho avuto la possibilità di imparare moltissimo. Vorrei comunque fare un apprezzamento particolare ad una persona, che non è un giocatore, o almeno non più, ma fa comunque pienamente parte del nostro gruppo ed è il nostro preparatore Luca Mosca; per noi è veramente una fortuna avere una persona super preparata come lui che in queste categorie è davvero rara da trovare”.

La partita più bella e più brutta del San Biagio e tua personale?
“Le partite brutte non mi piace ricordarle quindi parlo solo di quelle belle. A livello di squadra credo che quella col Monserra in casa sia stata una delle prestazioni più convincenti. Per quanto mi riguarda penso che le due partite fatte con il Castelferretti siano state le mie migliori stagionali”.

Hai un rammarico o un rimorso?
“Non mi piace parlare di rimorso o rammarico, certo che… ora ne sono convinto, questa squadra poteva fare tanto ma tanto di più”.

Hai un messaggio o un consiglio per qualcuno in particolare?
“Ora riposiamoci, ma domani pronti che ci aspetta l’ultima finale… a calcio-tennis! Mi raccomando umili, ma consapevoli!”.

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