Spadari terzo portiere biancorosso: “Se servirà mi farò in quattro per non mancare all’appuntamento”

OSIMO – Sulla carta un terzo portiere a San Biagio, quanto di meno stimolante. Ma in realtà si tratta di un ruolo importante nella rosa biancorossa, considerando che in caso di assenza dei primi due non c’è una Juniores dalla quale andare a pescare per completare la lista convocati. Se poi aggiungiamo gli impegni personali e di lavoro che potrebbero tenere lontano dai campi per alcuni weekend il portierone di sempre, Simone Pesaresi, ecco che avere un buon secondo e un terzo affidabile diventa strategico per dare garanzie al mister e all’intero gruppo. Simone Spadari, portiere 30enne ex Pietralacroce, è quello che serviva ai biancorossi: una persona senza troppe velleità di giocare titolare ma con ancora la voglia di imparare e rendersi utile alla causa. Un arrivo che non va sottovalutato per completare la rosa 2013-2014. Ecco dunque l’intervista di presentazione:

 

Simone, raccontaci in sintesi la tua carriera calcistica, dove sei cresciuto e dove hai giocato…

“Ho mosso i primi passi con i piccoli del Ponterosso nel ruolo di ala sinistra poi ho trovato la giusta collocazione in porta, nelle giovanili del Candia, dove sono cresciuto fino ad arrivare alla prima squadra maturando esperienza tra la 3^ e la 2^ categoria. Sono rimasto nelle file del Candia fino a quattro anni fa poi una piccola parentesi nella Dorica Torrette in 1^ categoria”.

 

Come sono andate le tue ultime stagioni sportive?

“Le ultime tre stagioni le ho passate nella retroguardia del Pietralacroce '73 in 2^ categoria, un'esperienza indimenticabile, lascio un bel gruppo di amici che mi ha saputo trasmettere importanti valori e mi ha permesso di crescere sia come giocatore che come persona. L'obiettivo salvezza sempre raggiunto, addirittura due stagioni fa ci siamo quasi affacciati nei play-off! Purtroppo la passata stagione è stata sofferente dall'inizio alla fine, subito uno stop di quasi tre mesi per me per un ginocchio dolorante, del quale mi sono ripreso solo a fine gennaio, poi la salvezza ai play-out non hanno generato un clima festoso come le passate stagioni”.

 

Come mai ora la scelta di venire al San Biagio?

“Ho bisogno di cambiare aria, di rimettermi in discussione e soprattutto ho ancora voglia di imparare e migliorarmi! A San Biagio penso che troverò una serie di motivi per dare ancora una volta il massimo: vecchi amici ritrovati, nuove amicizie, persone più esperte nella categoria e di non poco conto per un portiere…un campo in erba vera finalmente. Al campo del Poggio lascio qualche gomito e ginocchio!”.

 

Il numero 1 Simone Pesaresi è una bandiera del San Biagio da ormai quasi 20 anni. Ma vista l’età e gli impegni che l’attendono come padre, potrebbe essere a volte lontano dai campi di gioco, per questo è importante avere un buon secondo e anche un terzo portiere affidabile, visto che non c’è la Juniores. La concorrenza insomma è tanta ma il tuo ruolo è comunque delicato…

“Gli impegni lavorativi e un bimbo arrivato da poco non mi permettono di portare avanti un impegno continuativo per tutto l'anno, questa posizione si addice proprio per un terzo portiere, a maggior ragione quando e se dovesse servire il mio contributo mi farò in quattro per non mancare all'appuntamento!”.

 

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

“Per la prossima stagione lavorerò a testa bassa cercando anche di divertirmi, certo che avrò un ottimo preparatore che mi stimolerà a migliorarmi e tanto altro da scoprire! Comunque darò il massimo per contribuire agli obiettivi della società per la stagione alle porte”.

 

Descriviti come giocatore e come persona ai tuoi prossimi compagni..

“Nonostante la statura non molto elevata per uno stereotipo di portiere, sopperisco con una buona agilità, reattività e soprattutto mi piacciono gli scontri fisici nell'area piccola (non mi tiro indietro!). Come persona mi ritengo seria e affidabile ma allo stesso tempo estroverso e sempre pronto allo scherzo. Sono ferroviere come Marco Salini e condivido con mio cognato, Luca Santolini, numerose esperienze di sport alternativi, dalla canoa al trekking, dai percorsi sugli alberi con funi e carrucole al ping-pong”.

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