San Biagio mediocre, il Camerano vince col minimo sforzo

OSIMO – Camerano deludente nel testacoda di sabato scorso al Montenovo, ma il San Biagio non ha fatto nulla per approfittarne. Così la capolista col minimo sforzo ha ottenuto il massimo risultato. Ennesimo weekend da dimenticare per i biancorossi ancora fermi al penultimo posto con 14 punti, -12 dal quant’ultimo: oggi sarebbe retrocessione diretta. E ciò che è ancora peggio è che si è riusciti a perdere contro un avversario si più forte, ma che ha mostrato e forzato poco. Il San Biagio non ha mai fatto paura alla capolista ed anzi, a tratti è risultato molle, quasi rassegnato davanti agli eventi (ovvero i gol presi per gli ennesimi errori). Il San Biagio doveva scendere in campo col dente avvelenato, perché se ha iniziato con l’handicap del -2 questa stagione è per colpa proprio del Camerano. E invece a tratti è sembrata una partita fra scapoli e ammogliati: buona volonta, un po’ di corsa, niente più da entrambe le contendenti. Si sono visti sambiagesi buttare fuori la palla con un avversario che fingeva di essersi fatto male, salvo poi rialzarsi di scatto a gioco fermo. Si sono visti sambiagesi dare il “cinque” o abbracciare l’avversario per chiedere scusa dopo un fallo o per riappacificarsi dopo una discussione. Non è questo lo spirito per rialzare la china. Sarà sì spirito sportivo, molto lontano però da quello riservato dal Camerano al San Biagio col ricorso alla Procura che è valso il -2. Si sono visti sambiagesi non intervenire su alcune palle contese pensando che ci andasse il compagno, che viceversa pensava evidentemente la stessa cosa, finendo per lasciare la sfera in balia dell’avversario. Si sono visti falli laterali, passaggi corti e calci di punizione sbagliati in maniera elementare, segno di scarsa concentrazione. Non è questa la cattiveria agonistica che serve per impensierire l’avversario in campo e colmare il gap tecnico. Non è questo l’atteggiamento di chi sa che deve dare tutto per provare a fare il miracolo. E’ semmai l’atteggiamento di chi non ci crede più e pensa solo a non sfigurare troppo. E si sono visti sambiagesi lamentarsi e contestare, sbruffare ad ogni errore commesso da un compagno, senza farsi un esame di coscienza e capire che di errori in questa stagione li hanno commessi tutti, nessuno è escluso, tutti sono responsabili, e scaricare le colpe su altri abbandonando ogni idea di creare gruppo è proprio la strada giusta per finire all’ultimo posto e concludere la stagione venendo ricordati come i peggiori della storia del San Biagio. Sabato col Monserra c’è l’occasione ghiotta di riscattarsi, riaprire il discorso playout e avviare un nuovo campionato. Bisogna vincere a tutti i costi, ma con uno spirito molto diverso, con la fiducia reciproca e il sostegno al compagno, col gruppo e non l’individualità, con il coraggio e non la rassegnazione, con la cattiveria e non il buonismo che gli altri non hanno nei confronti del San Biagio. Col Monserra è la partita della vita, è l’unico pensiero fisso che deve guidare il gruppo alla vittoria. Ma bisogna starci con la testa, ascoltare l’allenatore, sacrificarsi e aiutarsi.

Tornando alla cronaca del match perso al Montenovo, il San Biagio ha retto bene un avversario non in grande condizione. E difatti a sbloccare il risultato al 23’ è un calcio piazzato: capitan Principi su calcio di punizione è lesto ad anticipare tutti deviando la palla all’altezza del primo palo per infilarla sul secondo. Ma anche qui l’errore: dov’era l’uomo dietro la barriera che si sarebbe dovuto piazzare all’altezza del vertice dell’area piccola sul primo palo? Avrebbe dovuto intercettare lui la sfera prima di Principi e invece. Il San Biagio ha cercato di sfondare, ma sulle fasce poche palle sono arrivate al centro. L’unico tiro nello specchio della porta è di Surdo da fuori area, con Ruspantini che para a terra senza troppo affanno. Nella ripresa i biancorossi partono meglio, fanno più possesso dell’avversario, ma restano poco incisivi davanti anche quando mister Tacchi fa entrare Burini e Copertari al posto di Santolini e Busilacchi. Poi a metà ripresa il regalo che chiude la gara: su cross da sinistra Morra stoppa la palla di petto anziché rinviarla di testa lontano, così la sfera finisce nei piedi di Cecchini che ringrazia e scaraventa in rete anticipando tutti sull’eventuale contrasto. E’ il 2-0 che chiude i giochi. A riaprirli ci prova Copertari con un colpo di testa da ottima posizione, ma colpisce male e la palla termina lontana dalla porta. Insomma, il San Biagio non fa figuracce, ma non basta più. Serve carattere, anche se finora la squadra ha dimostrato di avere più paure che altro.

Il tabellino.

CAMERANO: Ruspantini, Polenta, Belegni, Spina, Ortolani, Polzonetti, Principi, Defendi (89’ Girolomini), Dottori, Cecchini (81’ Cantarini), Rossetti (78’ Ballarini). All. Montenovo

SAN BIAGIO: S.Pesaresi, Salini, Fiorucci, Ficosecco, Rivellini, Ciccarelli, L.Pesaresi, Morra (73’ Mazzieri), Santolini (52’ Copertari), Surdo, Busilacchi (58’ Burini). All. Tacchi

ARBITRO: Romagnoli di Ancona

RETI: 23’ Principi, 72’ Cecchini

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