Nisi il migliore col Marina: “Col Sasso facciamo capire chi comanda a casa nostra”

OSIMO – Rispetto all’anno scorso qualche sfortuna di troppo e l’arrivo di Agostinelli a centrocampo lo hanno costretto a fare più panchina del solito, ma Michele Nisi, 30enne mediano ex Vigor Castelfidardo, alla seconda stagione in biancorosso, si è dimostrato comunque un elemento prezioso, indispensabile forse nella rosa di mister Cantani. Nessuno ha le sue caratteristiche di rottura del gioco, velocità e corsa in mezzo al campo. Un piccolo grande lottatore che dopo un infortunio che lo ha tenuto lontano per circa due mesi dai campi di gioco è potuto tornare nell’undici titolare sabato scorso nella gara con il Marina. E alla fine compagni di squadra e dirigenti lo hanno votato come man of the match soprattutto per il suo ottimo primo tempo, dove non solo ha recuperato tante palle, alzando una diga davanti alla difesa sambiagese, ma ha spesso impostato anche le ripartenze, visto che il regista consueto, Agostinelli, era impiegato più avanti, da seconda punta. E allora a lui sono andate 6 preferenze come migliore in campo, seguito dalle 4 di Agostinelli e Aureli, le 3 di Salini e le 2 conquistate da Burini e Rivellini. Di seguito la classica intervista all’uomo della settimana:

Michele la prima volta come migliore in campo. Credi sia stata davvero la tua più bella prestazione quest'anno?
“Se penso a tutta la stagione mi viene in mente ad esempio la partita sempre col Marina dell'andata o quella con l'Osimana, ma forse la voglia e la rabbia per essere stato costretto a stare per un pò lontano dai campi hanno avuto il loro merito, certo che se lo dicono i compagni deve essere vero e li ringrazio tutti per questo!”.

Una stagione un pò tribolata per te. Tanti ingressi a partita in corsa e l'infortunio al piede a dicembre che ti ha frenato…bicchiere mezzo vuoto?
“E non dimentichiamo i tre punti di sutura alla testa e la squalifica con sole due ammonizioni… beh si un periodo un pò sfortunato, ma come insegna Sancio "quando desideri qualcosa, tutto l'universo cospira affinché tu la ottenga", quindi speriamo sia passato. Più difficile è quando si entra a partita in corso e quindi non si gioca dall'inizio. E' dura, specie se sei abituato a giocare sempre. Ma come in tutti gli sport di squadra è il mister che sceglie, il mio obbiettivo rimane quello di metterlo in difficoltà, farmi scegliere e dare tutto come sempre. O forse dovrei cospirare di più…”.

Ti descrivono come un centrocampista di quantità più che di qualità, eppure sabato col Marina la tua presenza, specie nel primo tempo, si è fatta sentire anche in fase di impostazione.. è cambiato qualcosa rispetto all'anno scorso?
“Rispetto all'anno scorso sono cambiate tante cose. Di sicuro il mister ci allena e ci schiera in modo preciso, ognuno con un compito, spesso in modo da creare ripartenze veloci e gioco sugli esterni. Non ho mai dato troppa importanza alla cosa ma in effetti qui a San Biagio mi sento più un centrocampista di quantità mentre a Castelfidardo ero più propenso alle giocate ‘fine’. Dai, diciamo che il mio prossimo obbiettivo calcistico sarà quello di farmi descrivere come un centrocampista di qualità e quantità”.

Analizziamo la gara persa con la capolista. I tre gol del Marina sono tutti arrivati su gentili concessioni del San Biagio, che invece ha fallito quelle 3-4 buone occasioni avute.. cosa non è andato nel verso giusto?
“Il Marina è una squadra quadrata, con ottime individualità specie dal centrocampo in su. Non è difficile pensare che se gli concedi un'occasione non ti perdonano e così è stato. Sono primi con merito”.

Ma la squadra secondo te è in crisi? Dopo il derby vinto a Osimo un solo punto in 4 gare…come te lo spieghi? Ingenuità, ci si è montati la testa, calendario complicato, calo fisico…cosa?
“Forse un pò di tutto. Anche se io credo che il San Biagio va "in crisi" dopo buoni periodi o singole prestazioni perché sente di aver raggiunto il suo obbiettivo, come un traguardo prefissato in una gara importate, ad esempio con l'Osimana. Credo che la forza sia quella di tenere sempre alta questa tensione, magari proponendosi nuovi obbiettivi, ma non è facile. Detto questo aggiungo che non credo proprio che siamo in crisi, la squadra c'è e l'avversario ha sempre dovuto strapparci i punti, non abbiamo mai regalato in questo senso”.

Qual'è a questo punto il vero obiettivo stagionale con i playoff ancora lì a 3 punti e i playout riavvicinati a sole 2 lunghezze..?
“Risposta facile: fare immediatamente i punti per arrivare alla matematica salvezza, iniziando da sabato con il Sassoferrato. Solo le vittorie portano ad altre vittorie, quindi non può essere che sulla scia dell'entusiasmo si riesca a fare qualcosa in più? Comunque una partita alla volta, prima il Sassoferrato Genga, avversario che si è rinforzato rispetto all'andata, basta vedere la classifica. Sarà una partita chiave”.

C'è sempre la sensazione che manchi qualcosa per fare il salto di qualità, no?
“Si, ma questo è proprio quello che intendevo prima. Ho la sensazione che l'obbiettivo è ad esempio quello di battere l'Osimana oppure di battere la capolista e finito il compito c'è un appagamento che ti fa inciampare il passo successivo. Anche se ci diciamo 1000 volte di ripetere queste buone prestazioni, ma inconsciamente evidentemente nelle nostre teste non è così. Sarebbe bello imparare ad allenare questo aspetto! Vediamola così: il San Biagio per la piccola realtà che è ha già fatto il suo salto di qualità, trovare la continuità per nuovi obbiettivi non è semplice”.

Sabato si ospita il Sassoferrato Genga, che come dicevi tu è una delle squadre più in forma del girone di ritorno. Cosa bisogna fare per conquistare una vittoria che sarebbe fondamentale in chiave salvezza?
“Dovremmo dare prova di grande forza e fargli subito capire chi comanda a casa nostra. Non penso li aspetteremo nella nostra metà campo, quindi lottare su tutte le palle specie sulle loro respinte della difesa, le cosiddette seconde palle, diventerà fondamentale per andare a fare gol. Comunque sia a prescindere da chi giocherà o entrerà dopo non c'è da dubitare che tutti daremo il 100×100 per fare i 3 punti”.

 Qual'è il compagno che ti sta sorprendendo di più quest'anno?
“Direi l'ultimo arrivato, l'Indiano da cricket! Non mi stupirei di vederlo già in campo sabato, in modo da farci perdere a tavolino con il suo status da E.U.!”.

 Hai un messaggio o un consiglio da mandare a qualcuno?
“Ovviamete a Sandro! Lo vorrei informare che è già partita la denuncia per stalking nei confronti della mia dolce metà….ahahaha, fa mpò te!”.

 

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