Petta torna a casa: “Spero di portar fortuna come l’ultima volta. Il gruppo farà la differenza”

OSIMO – E’ tornato a casa per dare il proprio contributo alla causa biancorossa, per far tornare il giusto clima in un ambiente che dalla sfiducia vuole passare all’entusiasmo solito di chi apre un nuovo ciclo. Manuel Petta, esterno classe 1987, sambiagese doc, dopo sei stagioni torna nel club che lo aveva lanciato con la Juniores di mister Tacchi. La concorrenza davanti a lui sarà tanta, ma non si scoraggia e punta a ritagliarsi il suo spazio in un gruppo che oggi si riunirà al campo sportivo alle 19,30 per la cena di presentazione.

Manuel, presentati per chi non ti conosce ancora…
“Ho 28 anni e sono di San Biagio, lavoro come magazziniere in un’argenteria da 5 anni e sono single. Ho diversi hobby, amo la bicicletta essendo stato un ex ciclista ma seguo praticamente tutti gli sport! Poi mi piacciono i locali e ogni tanto organizzo feste”. 

Calcisticamente dove sei cresciuto e con quali squadre hai giocato?
“Ho iniziato a giocare a calcio all'età di 20 anni quindi per me è l'ottava stagione. La mia prima squadra è stata proprio il San Biagio, dove facevo la Juniores con mister Tacchi ottenendo molte soddisfazioni e realizzando 11 gol nella prima stagione con qualche minuto in Seconda categoria nell'anno della promozione in Prima. Poi ho giocato 3 anni in Osimo in Terza categoria e 2 anni a Osimo Stazione in Seconda categoria. Lo scorso anno dopo alcuni problemi con la società osimana ho giocato in Terza categoria all’Aspio per ritrovare continuità nelle partite e quest'anno sono di nuovo qua, sperando di portare fortuna come nella mia prima stagione sanbiagese!” 

Un pregio e un difetto per definirti come calciatore?
“Come calciatore posso definirmi serio e puntuale che non ha mai avuto problemi di spogliatoio. A livello tattico sono molto dinamico veloce e grintoso… Difetti posso dire che in 8 anni ho imparato molto ma sicuramente a livello tecnico ho fatto più fatica rispetto ad un calciatore che ha iniziato a 7-8 anni”. 

Un pregio e un difetto come uomo?
“Come uomo posso dire che non mollo mai, sono umile e rispettoso. Di difetti posso averne tanti ma lascio giudicare”.

Il ruolo in cui preferisci giocare e quelli nei quali sai adattarti?
“Come ruolo da qualche anno faccio il terzino destro ma sono cresciuto come esterno destro o sinistro a centrocampo, quindi posso giocare in entrambe le fasce come terzino o come esterno”.

Le tue caratteristiche tecniche?
“Sono abbastanza veloce e preciso nei passaggi”.

Come è andata la scorsa stagione?
“La scorsa stagione personalmente è andata bene, ho giocato praticamente quasi tutte le partite 90 minuti a parte 4-5 tra squalifiche e partenze per lavoro”.

Come mai la scelta di tornare a San Biagio?
“Ho voluto fortemente tornare a "casa" per dare il mio contributo e per far parte di questo bel gruppo sperando in una promozione al primo colpo. Ho sempre avuto stima per questa società perché è stata la prima a darmi l'opportunità di iniziare la mia avventura calcistica”.

La rosa è ampia e tutti i giocatori si livellano per qualità, ci sarà tanta concorrenza..
“Sì, la rosa è ampia e ognuno di noi dovrà dare il massimo per mettere in difficoltà il mister e credo che non sarà semplice per lui… Io farò la mia parte per conquistare la sua fiducia”.

Il tuo obiettivo personale e di squadra per il prossimo anno?
“Il mio obiettivo è trovare un bel gruppo affiatato e con tanta voglia di vincere! Poi creato questo i risultati arrivano da soli. Ripeto: spero di conquistare la fiducia del mister. Io voglio la promozione diretta”.

Hai un consiglio o un messaggio da girare a qualcuno?
“L'unica cosa che vorrei dire è che sicuramente ci sarà chi gioca di più e chi di meno, ma non dobbiamo disunirci perché secondo me questi campionati si vincono con il gruppo. Siamo tutti allo stesso livello, dai 18 in campo e i restanti in tribuna, il mister e la società: uniti torniamo in Prima categoria”.

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