Il presidente: “Non cediamo agli eventi. Per dirla alla Al Pacino, per noi sarà ogni maledetto sabato”

OSIMO – San Biagio penultimo con 14 punti dopo 20 giornate, tre quarti di campionato. Mai così male da quando è in Prima categoria. Se finisse oggi sarebbe retrocesso in Seconda, ma l’obiettivo salvezza è ancora raggiungibile con 30 punti a disposizione. A vedere la classifica, bella non è. Ma c’è chi ci crede nel miracolo. Come il presidente Maurizio Fagotti.

 

Presidente, andiamo subito al dunque: crede ancora nella salvezza?

“Personalmente si, quello che mi chiedo è se i ragazzi hanno fiducia nelle loro potenzialità oppure stiano cedendo agli eventi”.

 

I segnali non sono positivi: fra arbitraggi, errori dei giocatori e sfortuna, il fato non sembra proprio essere dalla parte del San Biagio quest’anno…

“Nello sport il fato deve essere anche conquistato e in realtà piccole come la nostra la battaglia è sempre dura”.

 

Ha qualche rammarico?

“Uno, che ho già detto alla squadra, quello di aver ceduto alla crisi economica e di non aver creduto di poter affrontare economicamente un campionato come quello scorso”.

 

I due rigori arrivati all'ultimo minuto a Filottrano e Castelplanio: che idea si è fatto?

“Ho sempre pensato che un arbitro, nella sua onestà, si fa involontariamente condizionare dalla classifica, per cui concede un rigore al 90' o 94' a favore della squadra di casa che sta perdendo consentendogli così di pareggiare mentre non farebbe la stessa cosa a risultato invertito, è per questo che dico sempre che a noi non basta un gol di scarto ma ce ne vogliono almeno due”.

 

Sabato arriva la Vigor Castelfidardo, un mezzo derby contro una formazione arrivata in Prima con una fusione discutibile. Vale più di tre punti questa partita?

"Le partite valgono tre punti, e poi speriamo non sia derby, considerando come sono andati quelli con Real Cameranese, Filottranese e Villa Musone…”.

 

Se la stagione finisse male la società sarebbe pronta a ripartire dalla Seconda categoria con rinnovate ambizioni?

“La società, finché ci saranno persone come Baleani, Bartolucci, Bordi, Cecati, Luciani, Marini, Pesaresi, Quattrini, Stacchiotti, Strologo, Veroli, Vitaloni, in rigoroso ordine alfabetico, non cesserà l'attività e gli obiettivi dovranno essere i più alti possibili, per il resto i cambiamenti fanno parte del divenire delle cose e a volte sono necessari”.

 

Ha un messaggio o un consiglio da mandare a qualcuno?

“Visto l'andamento della stagione dico ai miei ragazzi di andarsi a riguardare, anche se lo conoscono, il video tratto dal film ‘Ogni maledetta domenica’ del discorso di Al Pacino alla squadra nello spogliatoio, ascoltatelo attentamente e se anche voi sentite un brivido su tutto il corpo, allora per noi sarà ‘Ogni maledetto sabato’……”

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