Capitan Rivellini migliore in campo contro l’Arcevia: “Restiamo compatti per l’obiettivo salvezza”

OSIMO – Nella prima gara stagionale senza subire gol non poteva che essere lui il man of the match, il capitano di tante battaglie, che si è mangiato la polvere nei campi in terra di Telusiano e Corridonia in Seconda, che ha dovuto digerire le amarezze delle finali playoff perse con mister Tacchi ma che poi si è rifatto trionfando nel campionato 2006/07 conquistando il pass per la Prima, dove nelle ultime sei stagioni è sempre stato tra i protagonisti di memorabili salvezze. Marco Rivellini, classe 1974,è stato votato da dirigenti e compagni di squadra come migliore in campo di San Biagio-Arcevia. La sua prima volta da vincitore della rubrica del sito web del club con ben 18 preferenze ottenute rispetto alle 6 del suo compagno di reparto Daniele Vignoni. Sono solo loro a comparire nella lista dei papabili man of the match, a dimostrazione che a farla da padrone sabato scorso è stata senza dubbio la difesa.

 

Capitano, contro l'Arcevia due punti persi o un punto guadagnato?

“Dipende se si vuol vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Visti gli indisponibili che avevamo sicuramente si può considerare un punto guadagnato. Però sinceramente son sicuro che se la squadra si fosse espressa come ha fatto in altre occasioni a quest'ora avevamo 2 punti in più”.

 

Come mai secondo te questa frenata con due pareggi interni consecutivi dopo l'exploit di Sassoferrato?

“Sicuramente le assenze han pesato, e forse, come è fisiologico in una stagione, fisicamente siamo un pò sottotono in questo periodo. Spero solo che le troppe lodi ricevute in precedenza per le nostre belle prestazioni non ci abbiano fatto montare la testa. Sarebbe un errore imperdonabile”.

 

E domenica a Ostra Vetere cosa ti aspetti dalla squadra? Come reagire a questi pareggi deludenti?

“Spero di rivedere la squadra grintosa ed affamata delle precedenti giornate. Anche se, pure domenica la lista degli indisponibili sarà lunga..”

 

Adesso, a +2 dalla zona playout e -6 dal quinto posto, meglio dire addio ai sogni playoff per non montarsi la testa?

“Son sempre stato abituato a fare un passo alla volta. Quindi prima guardiamoci alle spalle e poi una volta raggiunti i fatidici 36 punti facciamo il punto della situazione e vediamo se è possibile togliersi qualche bella soddisfazione. Siamo una squadra abbastanza giovane, quindi siamo propensi agli eccessi in un verso e nell'altro. E’ facile passare dall'esaltazione alla delusione. Anche lo scorso anno prima della partita con il S.Maria Apparente si parlava di playoff. Poi sappiamo come è finita..”.

 

Da capitano come giudichi questa prima parte di campionato del San Biagio? Quale la partita più bella e quella più brutta?

“La giudico positiva. Senza la penalizzazione saremmo in una comoda posizione di classifica e sopratutto con tutte le "big" ce la siamo giocata fino all'ultimo. Abbiamo fatto diverse belle partita, non te ne so dire una in particolare. Certo forse il primo tempo col Marina e il secondo tempo di Barbara hanno messo in luce il carattere che questa squadra ha quando vuole. La più brutta forse è stato il primo tempo col Monserra”.

 

Con l'Arcevia la prima gara nella quale il San Biagio non ha subito reti. Da difensore centrale come te lo spieghi? E' la difesa l'anello debole della squadra?

 “Son sempre convinto che si vince in 11 e si perde in 11. Certamente di errori dietro ne abbiamo fatti. Però più che addossare le colpe alla difesa, direi che abbiamo qualche problema nella fase difensiva. Infatti se vai a vedere i goal subiti, molti vengono da inserimenti dei centrocampisti avversari o da palla da fermo in cui qualcuno si perde l'uomo. E poi anche il modo più "spregiudicato" in cui giochiamo, se da un lato porta a creare molte azioni da gol, dall'altro necessariamente concede qualcosa di più all'avversario. Lo scorso anno ad esempio giocavamo molto coperti, di conseguenza subivamo poco e al tempo stesso creavamo pochissime palle gol”. 

 

Per te l'avvio di stagione non è stato semplice. Da capitano del gruppo hai assistito ad alcune partite dalla panchina, come nell'atteso derby con l'Osimana. Ora sei tornato tra i titolari e con ottime prestazioni. Come hai vissuto quei momenti e come hai vissuto questa rivincita delle ultime settimane?

“E’ giusto che sia così. Siamo un gruppo di 24 giocatori tutti più o meno allo stesso livello. Per il bene del gruppo e dello spogliatoio è giusto che giochi chi sta meglio. Ovvio che star fuori brucia, ma preferisco star fuori e veder gente in forma che vince le partite piuttosto che giocare e contribuire con una mia brutta prestazione ad una sconfitta della squadra. Nel periodo che son stato fuori ho fatto un esame di coscienza e ho realizzato che il mister aveva ragione nelle sue scelte. E al tempo stesso mi son sforzato di trasformare la rabbia per le esclusioni in grinta da sfogare sul campo al rientro”.

 

Il compagnoche ti ha sorpreso di più?

“Aureli. l'ho sempre preso in giro dicendo che la gamba non la metteva mai per paura, invece quest'anno quando è sceso in campo è sempre stato determinato e ha lottato. Speriamo continui cosi al rientro dall’infortunio”.

 

Hai un messaggio o un consiglio da mandare a qualcuno?

“Dobbiamo rimanere umili e compatti fino al raggiungimento del nostro obiettivo. Non facciamo l'errore dello scorso anno”.

 

Infine, a 38 anni, pensi che questa possa essere la tua ultima stagione da giocatore o, come hai dimostrato, credi di poter ancora essere utile alla squadra anche la stagione prossima?

“Ah, ve lo dico a maggio”.

[nggallery id=17]

Nessun commento a "Capitan Rivellini migliore in campo contro l'Arcevia: "Restiamo compatti per l'obiettivo salvezza""


    Vuoi commentare questo articolo?

    Codice HTML supportato