Burini migliore in campo ad Arcevia: “Finché la matematica non ci condanna per i playoff è giusto provarci”

OSIMO – Non si ferma più, Jacopo Burini. Il bomber del San Biagio, con il rigore trasformato ad Arcevia, è arrivato a quota 17 reti stagionali. Per lui record assoluto, con la possibilità di piazzarsi tra i migliori marcatori di sempre del San Biagio. In Prima categoria tra i galletti ha fatto meglio solo Michele Pesaresi che nella stagione 2007/2008 segnò 19 gol, un obiettivo che a 4 gare dalla fine è ampiamente alla portata del bomber sambiagese. Contro l’Arcevia ha corso tanto, si è fatto vedere in tutte le occasioni offensive, ha sfiorato il gol in almeno 5 circostanze ed è stato freddo dagli 11 metri nel trasformare il rigore del pareggio. Per questo i compagni di squadra e i dirigenti lo hanno votato come migliore in campo, assieme però a Belfiore, che a centrocampo ha giostrato molto bene la palla, con semplicità, velocità e una buona dose di coraggio in alcune circostanze. Entrambi hanno conquistato 6 preferenze vincendo la rubrica del migliore in campo, ma essendo stato Belfiore intervistato poche settimane fa, abbiamo deciso di intervistare questa volta il bomber, che da tempo non vinceva la rubrica dell’mvp. Oltre a loro anche Sancillo ha conquistato voti entrando nel finale con grande ardore, salvando sulla linea il possibile gol del 2-1. Al terzino destro sono andati 5 voti, seguito da Simone Pesaresi con 3 e Nisi con una preferenza. Ecco di seguito l’intervista all’uomo della settimana.

 

Jacopo ad Arcevia forse è stata la partita dove hai avuto più occasioni, forse hai mancato di concretezza, ma sei sempre stato presente in tutte le azioni offensive, per questo ti hanno votato migliore in campo seppur con gli stessi voti di Belfiore. Concordi?

“Innanzitutto ringrazio chi mi ha votato, e sono d'accordo nel dividere il premio con Belfio che ha disputato una bella partita per quantità e qualità. Ho avuto tante occasioni e ne ho create altre, credo di aver disputato una buona partita. Ma con un pizzico di cattiveria in più, o semplicemente con un po di fortuna, ora staremmo festeggiando i tre punti”.

 

Analizziamo la gara: primo tempo equilibrato, poi ripresa di marca più biancorossa. Ritieni sia stato un pareggio giusto o 2 punti persi? E dove credi che bisogna migliorare per vincere gare del genere?

“Due punti persi, assolutamente. Per la mole di gioco costruita avremmo meritato la vittoria, loro sono stati pericolosi solo in un paio d'occasioni dove prima Simo e poi Sancio hanno salvato il risultato. E davanti avremmo dovuto essere più cinici. Per vincerla sarebbe servita la malizia che ancora non abbiamo come squadra. se penso che il marina, prima in classifica, contro di noi, sul risultato di uno a zero, cercava di perdere tempo per resistere al nostro assalto, non vedo perche non lo possiamo fare noi. Ma questa è una capacità che si acquisisce con l'esperienza e non con le parole”.

 

Ripercorriamo le tante occasioni che hai avuto nel secondo tempo: il calcio di punizione, il colpo di testa sotto porta, la ribattuta sul portiere, il tiro al volo dal limite, la conclusione dalla distanza sul disimpegno errato… In qualcuna hai il rammarico di aver sbagliato o pensi di aver fatto il possibile?

“Dividerei le occasioni sfortunate a quelle in cui non sono stato lesto a buttarla dentro. La punizione, a lato di poco, il tiro di punta dalla distanza, dove speravo di sorprendere il portiere non ben posizionato che ha salvato in modo fortunoso e il tiro al volo a incrociare che è finito alto di neanche un metro, sono le occasioni in cui non potevo far diversamente. Nel tiro ravvicinato dove non avevo lo spazio per alzarla e nel colpo di testa avrei potuto fare sicuramente meglio, ma la foga di far gol non mi ha aiutato”.

 

E invece il rigore nel primo tempo? Una responsabilità importante ogni volta per un rigorista: avevi pressioni visto che in questa stagione ne avevi già sbagliati due pesanti?

“Colgo l'occasione per ringraziare i miei compagni della fiducia che mi danno in campo. Mentre aspettavo il fischio dell'arbitro, ho sentito diverse volte: ‘Andiamo sulla respinta’, ma so che lo fanno per farmi concentrare. Grazie ragazzi! Andare sul dischetto è sempre una responsabilità, il più delle volte è andata bene ma anche quando ho sbagliato non mi sono mai buttato giù”.

 

Sei arrivato a 17 gol, è il tuo record. Non si trattava solo di un periodo circoscritto all'autunno, è tutta la stagione che segni con continuità. Secondo te da cosa dipende?

“Mi alleno bene, in partita sono concentrato e ho la giusta tensione agonistica, un pizzico di fortuna che non guasta mai, e la voglia di far gol . Direi un mix di queste cose. Negli anni passati è mancato sempre qualcosa, vedi un paio di infortuni che non mi facevano allenare bene, o la tranquillità che mi mancava nei momenti decisivi”.

 

E per il futuro ti aspetti proposte ambiziose o rimarresti anche a San Biagio in Prima categoria?

“Qui mi sento a casa e prima di valutare altre proposte, sempre che arrivino, ci penserei su. Fa sempre piacere l'interessamento di altre squadre, ma ora penso solo a raggiungere la salvezza, magari la zona play-off e perché no, quota 20 gol”.

 

Passiamo alla squadra: secondo te perché quest'anno non si è mai riusciti a vincere 3 gare di seguito? Solo casualità o manca qualcosa per il salto di qualità?

“Manca qualcosa indubbiamente. Secondo me siamo cresciuti molto, sia a livello di squadra che individualmente, rispetto all'anno scorso. Non ci manca la convinzione di essere una bella squadra se giochiamo concentrati e vogliosi di vincere; magari non siamo molto costanti e alterniamo belle partite contro squadroni più blasonati di noi, dove le motivazioni vengono da sé, ad altre in cui prendiamo la partita sotto gamba e poi è difficile fare bella figura. Poi certe volte siamo stati poco fortunati ma fa parte del gioco”.

Come vanno affrontate queste ultime quattro partite dove basterebbero 3 punti per festeggiare il traguardo stagionale?

“Se ci vogliamo accontentare dei 3 punti in 4 partite per la salvezza, io non ci sto. Finché la matematica non ci condanna per la corsa playoff è giusto provarci. E credo sia il pensiero di tutta la squadra. Ma dovremmo vincere subito con l'Ostra Vetere per fare questo tipo di ragionamento”.

 


Ma se non si raggiungono i playoff non pensi che sia stata un'occasione persa per il club visto che la quota per l'accesso agli spareggi sembra più bassa rispetto agli anni scorsi? E poi non gli capita spesso al San Biagio di avere questa chance…

“In effetti un campionato così equilibrato non ce lo aspettavamo neanche noi. La quota playoff sarà più bassa, ma si è alzata quella dei playout. C'è un sacco di rammarico per i punti che ci siamo lasciati sfuggire per strada, o quelli che ci hanno tolto fuori dal campo, perché potevamo seriamente stare lassù tra le prime 4-5.  Ma ricordiamoci che il nostro obbiettivo era ed è la salvezza, e credo dunque possiamo ritenerci soddisfatti del campionato che stiamo facendo”.

Hai infine un messaggio o un consiglio da inviare a qualcuno?

“La musica argentina non è gradita nello spogliatoio, Ruzzle vi sta mangiando la testa, Rive è ora che organizzi l'addio al calcio, Vita portaci al McDrive!”.

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