30^: Fiuminata battuto 2-1, il San Biagio è salvo

OSIMO – Si potrebbe dire Davide contro Golia, la voglia di vincere il campionato contro quella di evitare i playout, i giovani senzatesta contro i più marpioni maceratesi. Si potrebbero scrivere altre frasi fatte del tipo: “il cuore oltre l’ostacolo”, “dall’inferno al paradiso”, “la quiete dopo la tempesta”. Sta di fatto che dopo un’annata tribolata, con il cambio in panchina che a San Biagio è cosa più unica che rara, e quindi per questo ancora più traumatico, i galletti hanno scritto un’altra memorabile pagina della storia biancorossa. Negli ormai 34 anni di storia, questa è una delle grandi imprese da ricordare per la società. La partenza positiva, il calo post-natalizio, l’addio di giocatori importanti a centrocampo, la pagina nera del match sospeso e perso a tavolino con la Cluentina che ha segnato lo spartiacque negativo della stagione. Poi le dimissioni di mister Luchetta dopo il ko interno col Montefano che aveva fatto scivolare il San Biagio per la prima volta in zona playout, quindi l’arrivo di un allenatore esperto come Cantani per non lasciare nulla di intentato. Il gruppo che si ricompatta nonostante tutto, le prime vittorie preziose che sembrano non bastare viste le avversarie agguerrite e in crescendo, come Camerino, Montefano, Pinturetta. Poi le tante troppe assenze per infortunio, come contro il Settembrina, con soli due cambi disponibili in panchina. Anche lì l’orgoglio di chi non voleva mollare ha avuto la meglio. Poi l’epilogo da brividi, incredibile, indimenticabile, contro un avversario tosto, forte, motivato come il Fiuminata. La seconda in classifica alla ricerca dell’aggancio alla vetta contro il piccolo e giovane San Biagio che cercava il punto salvezza, per evitare l’incubo dei playout e doversi giocare tutto in soli 90 minuti.

 

Una settimana di tensioni, apprensioni, speranze, facili illusioni. Una tribuna gremita, record stagionale, con tanti maceratesi che credevano nella possibilità di vedere il Fiuminata trionfare. Tutti con le orecchie attaccate alle radioline per sapere l’andamento di due sfide delicate e decisive per le sorti delle due contendenti. Il Fiumunata doveva sperare nel passo falso del Casette Verdini contro il Santa Maria Apparente, con fondate speranze perché l’avversario della capolista era quinto in classifica, ancora in corsa per i playoff. Per il San Biagio era fondamentale il risultato di Montecosaro-Settembrina: per salvarsi bastava un punto, ma anche in caso di sconfitta ai galletti poteva bastare una non vittoria del Settembrina penultimo per festeggiare arrivando con 10 punti in più della diretta avversaria ai playout e dunque evitare lo spareggio.

 

La partita, condizionata da fattori esterni evidenti, inizia con due buoni spunti di Pesaresi sulla destra. Poi mano a mano sale in cattedra il Fiuminata. E anche quando resta in 10 già al 12’ per l’espulsione del portiere, cacciato per aver toccato col braccio una palla fuori dall’area nel tentativo di anticipare Orsetti lanciato a rete, la formazione ospite riesce a tenere in mano il pallino del gioco. Il San Biagio sembra allentare la presa, accontentarsi dello 0-0, illudersi di poter gestire la situazione con la superiorità numerica e invece prende paura quando il Fiuminata di testa sfiora per due volte il gol. E infatti anche in inferiorità numerica la vicecapolista passa, di testa, con Paniccià che finalizza una punizione dalla trequarti destra e angola la palla sul secondo palo. E’ tripudio dei tifosi ospiti, perché nel frattempo il Casette Verdini pareggiava con il Santa Maria Apparente e dunque si concretizzava il virtuale aggancio alla vetta che avrebbe rimandato tutto allo spareggio per sancire la vittoria del campionato e il salto in Promozione.

 

Il San Biagio subisce il colpo e Simone Pesaresi si deve superare per deviare due calci di punizioni dal limite e anche a inizio ripresa il Fiuminata sfiora la rete, ancora con Paniccià di destro che da due passi calcia a lato. Mister Cantani prova a cambiare qualcosa. Fuori Cela e dentro Severini come terzino destro, mentre poco dopo Copertari sostituisce Orsetti piazzandosi sull’aut sinistro del centrocampo e facendo tornare Santolini in attacco ad affiancare Burini. Il San Biagio riprende vigore, come d’improvviso, e c’è subito l’occasione. Copertari va via sulla sinistra, entra in area e viene atterrato in scivolata da un difensore, per l’arbitro però non è rigore, bensì simulazione: proteste veementi, ma inutili. Qui però il Fiumanata in 10 capisce che aver sbagliato tanti gol e aver fatto restare a galla il San Biagio è stato l’errore più grande, anche perché a fine primo tempo il Settembrina vinceva a Montecosaro e per i biancorossi si aprivano le porte dei playout. Serviva il pareggio al San Biagio e al 67’ arriva con un assist in profondità di Guzzini a Burini, che in diagonale trafigge il portiere in uscita per il suo ottavo gol stagionale, il più pesante di tutti. E’ ovazione sugli spalti, dove si passa dall’inferno al paradiso, dalla paura al godimento, con la corsa dei galletti sotto la tribuna per festeggiare la rete che far impazzire i supporters di casa: scene mai viste, liberazione totale. Sull’1-1 arriva pure il gol del Casette Verdini contro il S.Maria Apparente, che renderebbe vana la vittoria del Fiuminata. Tuttavia i maceratesi continuano ad attaccare, credono ancora nella possibilità di agganciare la capolista e lo dimostrano sfiorando il gol dell’1-2. E’ sofferenza pura, perché nel giro di due minuti prima il Montecosaro pareggia rasserenando il San Biagio, poi però il Settembrina ritrova il vantaggio andando sull’1-2 e costringendo dunque i biancorossi a dover portare a casa almeno un punto per evitare i playout. Ma il Fiuminata non molla, questione d’orgoglio, vuole vincerla, continua ad attaccare con veemenza, sperando nel pari in extremis del S.Maria Apparente a Casette Verdini. Invece al 92’ Copertari recupera una palla a centrocampo, salta due avversari e s’invola a tu per tu verso la porta, il portiere tenta una uscita ma l’esterno di casa lo infila con un diagonale sporco ma quanto mai efficace. E’ il 2-1 del San Biagio, anche questo improvviso, altro sbrocco di quelli clamorosi in tribuna, perché a quel punto la salvezza è certa. Il Fiuminata dice addio ai sogni di gloria e dovrà giocarsi le ultime chance di Promozione ai playoff. Per il San Biagio invece è festa grande, culminata con una serata per tanti versi indimenticabile in discoteca per brindare l’ennesima impresa di un gruppo fantastico, che contro ogni pronostico ha saputo ribaltare una situazione delicata, con gli addetti ai lavori che lo dava per spacciato a marzo, contro avversari sulla carta forse più forti, con il nodo in gola (il ko a tavolino con la Cluentina) da digerire. Ma alla fine anche questa volta il miracolo è riuscito. Grazie ragazzi! Di seguito tabellino e foto della gara e dei festeggiamenti serali:

 

SAN BIAGIO: S. Pesaresi, Cela (46’ Severini), Guzzini, Nisi, Salini, Picciafuoco, L.Pesaresi, Mandolini, Santolini, Burini, Orsetti (49’ Copertari). All. Cantani

FIUMINATA: Ruggeri, Dominici (12’ Tafa), Gobbi, Onesini, Bellucci, Meschini, Properzi (60’ Passarini), Tiburzi (73’ Biagini), Paniccià, Guidarelli, Cervelli. All. Berrettini

ARBITRO: Baietta di Pesaro

RETI: 35’ Paniccià, 67’ Burini, 92’ Copertari

NOTE: espulso al 12’ Ruggeri per tocco di mano fuori area, al 64’ mister Cantani e al 70’ mister Berrettini per proteste

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