Picciafuoco migliore in campo con la Filottranese: “In battaglia chi si ferma è perduto”

OSIMO –  Un altro difensore centrale nominato mvp. Dopo Daniele Vignoni e Marco Rivellini tocca a Roberto Picciafuoco. E’ lui ad essere eletto “migliore in campo” nella sfida vinta con la Filottranese. Un 2-0 all’inglese, il secondo match senza subire gol in stagione, anche grazie ad una difesa quasi perfetta e a un Picciafuoco rivisto in grande spolvero dopo alcuni problemi fisici. Tempismo sulle uscite, ma anche il tentativo di impostare il gioco palla a terra già dalle retrovie, così il “Piccia” ha guadagnato 9 voti da compagni di squadra e dirigenti, rispetto ai 4 di Simone Pesaresi che con le sue parate in almeno due circostanze ha evitato la rete ospite e ai 3 di Luca Pesaresi, che con una prima mezzora sfavillante ha creato più di un grattacapo alla difesa filottranese, come sull’azione dell’1-0. Infine una preferenza a testa anche a Santolini per la prova di sacrificio in attacco, a Nisi per le tante palle recuperate a centrocampo e a Salini per la sicurezza mostrata in fase difensiva e nelle sovrapposizioni. E allora ecco la tradizionale intervista al man of the match di sabato scorso:

 

Roberto, sei stato votato da compagni e dirigenti come migliore in campo contro la Filottranese. Ritieni sia stata davvero la tua migliore prestazione stagionale? O ne hai in mente altre?
“In primo luogo ci tengo a ringraziare tutti per i voti e senza dubbio lo devo soprattutto alla prestazione dei miei compagni. Nel calcio l'ultima partita è quella che rimane impressa. Sinceramente credo di aver disputato delle buone gare, ma x come sono fatto c'è sempre da migliorare!”.

 

La difesa non ha sbagliato quasi nulla, concedendo solo un paio di grosse occasioni. Alla fine zero gol subiti, ma è solo la seconda volta. Come te lo spieghi?

“Con tutto il rispetto, l'avversario non era poi così ostico. Certo è che, pur concedendo sempre qualche palla gol all'avversario, abbiamo subito la maggior parte delle reti su palla inattiva. Ciò implica che, da una parte abbiamo una discreta fase difensiva ma dall'altra ci perdiamo spesso in un bicchier d'acqua".

 

Dopo il ko di Ostra Vetere si rischiava di cadere nelle paure viste le assenze, invece una grande reazione di orgoglio…te lo aspettavi?

“Certo! Doveva essere solo così…non dobbiamo mai smettere di crederci!”.

 

Il San Biagio destinato a lottare per la salvezza o può puntare a qualcosa di più se vince le prossime due partite?

“In Ancona si dice che ‘il se è il paradiso dei co..ioni!’. Non dobbiamo porci altri obiettivi oltre a quello di pensare partita dopo partita. Sappiamo che possiamo giocarcela con tutti, ma è il campo a decidere”.

 

Quali sono le differenze maggiori che noti tra il San Biagio dell'anno scorso e quello di quest'anno? D'altronde i punti fatti dopo 13 giornate più o meno sono gli stessi…

“Dal mio punto di vista ce ne sono tante, la più evidente è il cambio di modulo. Ed è anche chiaro come il gruppo si sia è unito e tanti di noi abbiano preso consapevolezza dei propri mezzi con il passare del tempo, ma non montiamoci la testa”.

 

Il San Biagio non ha mai vinto due partite di fila. A Cerreto, sabato prossimo, cosa serve per fare "l'impresa"?

“Siamo artefici del nostro destino, unendo le forze al servizio della squadra possiamo essere in grado di vincere 15 partite di fila! Uno per tutti e tutti per uno…il San Biagio!”

 

I punti di forza e di debolezza di questo gruppo?

“Siamo un gruppo unito e ben ‘mescolato’: ognuno di noi ha delle qualità diverse che messe insieme fanno di noi una buona squadra. La debolezza è che ci facciamo trasportare troppo dalle emozioni durante la partita e dalle decisioni degli arbitri”.

 

Il compagno di squadra e l'avversario che ti hanno sorpreso di più finora?

“Rivellini e SimOne perché sono sempre d'esempio per tutti per la loro abnegazione Rive anche troppo: non ci fa saltare neanche un allungo quando il mister non ‘vede’. Avvrsari? Secondo me il Monserra ha un'ottima punta, Biagini, che mi ha reso la vita molto difficile. Ho scelto un singolo giocatore perché nessuna squadra è il Barcellona".

 

Cosa ti aspetti personalmente da questa stagione e come stai fisicamente dopo gli ultimi acciacchi alla caviglia?

“Mi piacerebbe mettere la firma su una partita, l'anno scorso è stata un'ottima sensazione gonfiare la rete! Fisicamente? In battaglia chi si ferma è perduto…”.

 

Hai un consiglio o un messaggio da mandare a qualcuno?

“Lucio e Sancio mangiate poco…insieme a Cope muovetevi a recuperare…Coppi ci manchi!”.

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