Mister Tacchi: “Non dobbiamo mollare di un centrimetro. A Castelplanio ce la giocheremo”

OSIMO – Non c’è stata ancora la svolta auspicata. L’arrivo di mister Danilo Tacchi in panchina ha portato finora un solo punto nelle tasche dei biancorossi. Per assurdo il San Biagio ha strappato il risultato nella tana della capolista Filottrano e poi ha perso in casa due scontri diretti che di fatto l’hanno allontanato quasi definitivamente dalla zona salvezza. Ora però non si deve mollare, perché la salvezza può essere ancora raggiunta tramite i playout. A 11 giornate dalla fine mister Tacchi lo sa e per questo sta tenendo alta l’asticella dell’attenzione nei sui ragazzi, che nonostante tutto sono chiamati a crederci finché la matematica non li condanna. Per l’onore, per la maglia, per un allenatore che si è messo in gioco sebbene le difficoltà erano molteplici. Il San Biagio è abituato a soffrire e può dimostrare che uniti nulla è perduto. Per fare il punto di una situazione così complicata, anziché intervistare il migliore in campo questa settimana diamo la parola al trainer biancorosso:

 

Mister, come 'è stato ritornare a San Biagio?

“Tornare a San Biagio è stato un piacere, 6 anni di risultati più che positivi non si possono dimenticare. Anche se come pensavo ho trovato un ambiente molto diverso”.

 

Questa seconda esperienza si preannunciava difficile, ma nelle prime tre partite si è dimostrata forse anche più complicata del previsto…

“Sapevo bene che sarebbe stato un impegno molto difficile, ma finche c’è vita c’è speranza!”.

 

Sabato con la Fortitudo si poteva fare di più per conquistare punti? Hai qualcosa da recriminare?

“Stavamo facendo il massimo, eravamo in condizioni di poter fare nostra la partita e sicuramente non perderla..purtroppo la follia sul calcio di rigore ha fatto il resto..”.

 

Adesso si va a Castelplanio contro un Le Torri in corsa per la zona playoff. Sulla carta sfida proibitiva?

“Sulla carta molto difficile ma non proibitiva..sicuramente abbiamo bisogno anche di un episodio fortunato che nel calcio spesso aiuta anche gli squadroni, figuriamoci quanto ne avremmo bisogno noi!”.

 

Il treno salvezza diretta è ormai perso anche in caso di successo col Le Torri? 12 punti di distacco sono troppi?

“Nel calcio mai dire mai..ma sono realista: sono e siamo concentrati nell’obiettivo più raggiungibile, che è il raggiungimento dei play-out”.

 

Per acciuffare i playout basterebbe restare a -9 dalla quint'ultima, oggi ce ne sono 10 di punti di differenza. Non si può perdere più tempo. Temi che l'ansia e la pressione di dover fare risultato inciderà molto sui ragazzi?

“Ansia e pressione fanno brutti scherzi a giocatori professionisti e con esperienza, e temo che i nostri giovani e non solo potrebbero quindi accusarla questa situazione. Dovranno essere bravi a gestire una partita alla volta”.

 

Come ti spieghi che contro le squadre medio grandi il San Biagio fa risultato e negli scontri diretti invece stenta? E' una casualità?

“Probabilmente  si esprime meglio negli spazi che ti concedono le squadre di vertice..e soffre di più quando deve fare la partita contro difese schierate e poi soffre nei contropiedi avversari”.

 

Come trovare gli stimoli giusti per cercare una reazione e non mollare già a febbraio?

“Non c’è bisogno di trovare stimoli, non molliamo di un centimetro fino all’ultimo minuto dell’ultima partita..di sicuro non perderemo mai la nostra dignità”.

 

Pensi di riproporre di nuovo il 4-3-3 di sabato scorso? Hai in mente qualche altra variazione tattica o di giocatori?

“Giocheremo con il classico 4-4-2 tenendo conto anche delle condizioni del terreno di gioco che troveremo”.

 

Hai un messaggio o un consiglio da inviare a qualcuno?

“Non pensare, altrimenti non ne usciamo, bisogna solo lottare tutti insieme per un unico obiettivo ed uscire sempre a testa alta qualunque sia il risultato!”.

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