Mister Cantani: “Forza ragazzi, con voglia ed umiltà ce la faremo a risalire”

OSIMO – In qualunque altra società forse sarebbe già arrivato lo scossone, qualche taglio, probabilmente il cambio in panchina. Non è così a San Biagio, isola felice per antonomasia. Dove non esistono prime donne, dove l’obiettivo è giocare per divertirsi, senza pressioni. Logico che l’ultimo posto e le difficoltà di questi primi mesi di stagione abbiamo reso più tesa l’aria sopra il cielo sambiagese, ma bisogna crederci senza drammatizzare oltremodo. Per questo niente rubrica “migliore in campo” dopo la partita con la Filottranese di domenica scorsa, meglio lasciare la parola al mister, quel Claudio Cantani confermato in panchina nonostante l’ultimo ko e la classifica deficitaria, per far capire come si può ripartire e quali motivazioni spingono lui e la società in questa fase delicata del campionato biancorosso.

Mister se l'aspettava una situazione del genere dopo 12 giornate?
“Complicata per il -2 di partenza, ma così sicuramente no”.
 
Quali sono per lei le cause principali di questo ultimo posto a -6 dalla salvezza diretta?
“Sono molteplici, ma ritengo la non disponibilità di tanti giocatori ad allenarsi con continuità e i tanti infortuni avuti nei primi tre mesi, abbiamo giocato con almeno 12 giocatori in meno per 9 giornate”.
 
Si dice che con la squadra per metà nuova c'è bisogno di tempo per creare un gruppo unito, ma qui non c'è più tempo da perdere… Come venire fuori da questa palude?
“La squadra c’è, e la ritengo forte, bisogna adoperarsi ad avere più sicurezza e meno paure, avere la consapevolezza di non essere inferiore a nessuno come abbiamo anche dimostrato in campo, infatti mai nessuno ci ha messo sotto, e ritornare a giocare per divertirsi”.
 
Crede che a questo punto il San Biagio debba abbandonare i sogni di gloria, guardare in faccia la realtà e lottare solo per evitare l'ultimo posto e agganciare il treno playout?
“Dobbiamo calarci per forza alla realtà della posizione di classifica.  Non credo che possiamo abbandonare i nostri sogni, l’abbiamo già dimostrato con le prime in classifica, dobbiamo solo giocare con la voglia e l’umiltà di chi si trova nelle sabbie mobili”.

 
Dopo la sconfitta di Filottrano la società le ha confermato la fiducia con rinnovata speranza. Ma lei ha chiesto anche garanzie dal mercato di dicembre, giusto? Quali sono i reparti sui quali intervenire?
“La società sà benissimo le difficoltà incontrate, ma sono arciconvinto che i miei ragazzi sapranno aiutarmi e aiutarsi per tirarsi fuori da questo momento, incominciando da sabato prossimo. Con la società abbiamo deciso di guardarci intorno per dare più spinta e sicurezza ai nostri giocatori, per rinnovare la fiducia al raggiungimento dell’obbiettivo salvezza, non è carino dire in quale reparto, ma sicuramente la dirigenza si stà muovendo e se tutto andrà come previsto ne vedremo delle belle”.

 

Sabato a Monsano si sfida l'ex allenatore sambiagese Cristiano Lichetta, che proprio lei sostituì un anno e mezzo fa: come affrontare una partita così sentita e non solo per la classifica?
“Beh io non sento e non vedo questo incontro oltre alla classifica, devo solo pensare di preparare la partita come tante altre, dando le giuste motivazioni per incontrare una squadra che ritengo forte nei suoi uomini. Comunque dobbiamo pensare ad ottenere il massimo in tutte le gare rimaste, ripetendo che i miei giocatori sono bravi e si tireranno fuori dalla posizione scomoda di quest’anno, lo so e ne sono sicuro. Forza ragazzi, forza….. ce la faremo e ci toglieremo molte soddisfazioni”.

 

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