Mihaylov mvp: “Il duro lavoro paga sempre, restiamo concentrati”

OSIMO – Uno dei più giovani eppure già con presenze in categorie importanti, tanta classe e parole da grande. Thomas Mihaylov, 20 anni, ex Castelfidardo (nella foto) thomas a castelfidardoarrivato in biancorosso tre mesi fa, è stato scelto dai compagni di squadra come migliore in campo tra i galletti sabato scorso a Jesi. Ha giocato nel finale cercando di dare la scossa ai suoi, con alcuni lampi alternati da giocate semplici in fase offensiva, eppure non è bastato per rimediare lo svantaggio contro il Borgo Minonna. Tuttavia nella mediocrità generale della gara, fatta di tanti lanci, errori e falli di gioco, Thomas nel finale si è distinto per la sua tecnica, ottenendo 16 nomination davanti alle 4 a Durazzi, le 3 a Belloni e una a Brandoni. Eccolo dunque nella classica intervista all’mvp della settimana

Thomas sei stato scelto come migliore in campo, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Sono entrato bene e ho dato tutto pur di recuperare il risultato, poi se sono stato migliore in campo o meno non lo so! Io ho scelto Riccardo Durazzi perché ha fatto una gran partita nonostante giocasse in ruolo nuovo per lui”.

Raccontaci le azioni dei tre gol, anche se li hai visti da fuori…
“Il primo non lo ricordo bene, mi sembra sia nato da un nostro errore difensivo, il secondo un clamoroso autogol dovuto ad un malinteso tra il loro difensore e il loro portiere, mente il terzo è nato da una loro palla esterna messa in area e dopo alcune ribattute e probabilmente qualche fallo di troppo sono riusciti a buttarla dentro”.

Descrivici le occasioni che hai avuto per segnare…
“Ho avuto una occasione per segnare. Dopo una serie di rimpalli avvenuti all’interno dell’area di rigore avversaria, la palla è arrivata sul secondo palo, ho provato a piazzarla nonostante ero parecchio defilato ma il loro portiere è riuscito a prenderla con la gamba, allontanandola”.

Cosa è mancato secondo te per strappare il quinto risultato utile consecutivo?
“E’ mancata un po’ di tranquillità nella gestione della palla, avevamo troppa tensione addosso. Troppe palle perse, serviva un po’ più di attenzione!”.

Hai giocato una ventina di minuti dando la carica ai compagni: quanto è difficile farsi spazio in una rosa dove ci sono già attaccanti di grande esperienza e come riesci a farti trovare pronto?
“Quando non sono titolare, so bene che potrebbe servire il mio aiuto a gara in corso, d’altronde come tutti gli altri che stanno in panchina! Quando il mister ci chiama in causa, dobbiamo farci trovare pronti dando una grossa mano ai compagni che stanno in campo”.

Uno sguardo alla classifica: San Biagio appena dentro i playout con la salvezza sopra di 2 punti. Ti aspettavi una situazione simile? Come va gestita?
“Sinceramente no, ma sono sicuro che prima o poi riusciremo a superare questo momentaccio! Il duro lavoro ripaga sempre”.

Prossima sfida al Comunale contro la vicecapolista Sampaolese che è tornata a tallonare la Vigor e sarà quindi carica a mille: come va affrontata una gara simile?
“È una partita che va affrontata come tutte le altre, ne di più ne di meno! Serve molto impegno e sopratutto molta voglia di fare risultato”.

Sei arrivato a dicembre dal Castelfidardo: raccontaci la tua esperienza in serie D e la scelta di trasferiti a San Biagio..
“Sono stati tre anni di puro sacrificio, cinque allenamenti a settimana più la partita della domenica, era davvero pesante! Quando ho realizzato che mi sarebbe servito più tempo per continuare al meglio l’università ho deciso di cambiare e trovare una squadra dove potermi gestire meglio, e così ho scelto il San Biagio!”.

Raccontaci un po’ di te: che studi hai fatto, lavoro, squadra del cuore, passioni oltre al calcio…
“Ho fatto geometri ad Osimo e ora sto frequentando la facoltà di ingegneria edile ad Ancona. Squadra del cuore: Inter! “.

C’è un compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più?
“Strologo, ci avevo giocato insieme due anni alla Conero Dribbling ma non me lo ricordavo così, ha grosse qualità, che deve sfruttarle al meglio!”.

Partita più bela e più brutta tua personale?
“Ho giocato poche volte dall’inizio, quindi è difficile dire quale partita sono andato meglio e quale sono andato peggio! Sicuramente sabato sono entrato molto bene dando una grossa mano alla squadra senza riuscire però a recuperare lo svantaggio, purtroppo!

Hai un messaggio per qualcuno in particolare?
“Volevo dire a tutta la squadra di rimanere concentrati fino alla fine e continuare ad allenarsi al massimo in ogni singola seduta, perché i risultati poi arriveranno da soli!”.

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