Loris Gardella torna al San Biagio: sara’ il nuovo team manager
OSIMO – Loris Gardella torna al San Biagio, questa volta in veste di dirigente. Sarà lui il team manager della prima squadra per la prossima stagione. Già al lavoro con il ds Nicola Cecati e il direttore generale Sandro Veroli per costruire la rosa 2025/26. Offagnese doc, Gardella (nella foto in alto a destra, con il ds Cecati) ha giocato diversi anni al San Biagio, che lo fece esordire nel 2004 portandolo dalla Juniores alla Prima squadra allora allenata da mister Danilo Tacchi.
«Nella mia carriera calcistica -racconta Gardella- mi sono tolto tante soddisfazioni, ma sono legato soprattutto a due realtà, quella di Offagna, mio paese natale, e il San Biagio, società che mi ha fatto esordire ancora minorenne in prima squadra, ricordo l’esordio fuori casa da 17enne, dopo quel match non sono più uscito. Questo è il quarto ritorno in biancorosso, il 2004, poi 2007, 2012 e ora da dirigente».
Gardella racconta le sue ultime esperienze e aspettative future: «A Offagna siamo riusciti a vincere la Terza categoria, tre anni fa, e poi ho smesso di giocare iniziando la carriera da dirigente sempre nell’Offagna. L’ho fatto per 2 anni, in Seconda, fino a maggio scorso, quando le strade si sono divise per diversità di vedute sul progetto. Sono una persona molto ambiziosa e punto a dare sempre il massimo, ma pretendo che anche gli altri attorno lo facciano. Quando il presidente Cecati mi ha contattato, ha toccato la corda giusta, ha spiegato che la società è ambiziosa, che punta a rilanciarsi e a fare le cose per bene, per me San Biagio è stata sempre una seconda casa e non ho avuto difficoltà ad accettare. Mi è stato chiesto di formare un gruppo di persone che lavorano per lo stesso obiettivo, mi sono quindi subito affiancato al ds, al dg e all’allenatore Castorina per mettere in piedi un progetto vincente. Siamo in pieno calciomercato, sono giornate impegnative, è presto fare previsioni ma le mie aspettative per quanto mi riguardano sono sempre quelle di vincere, era la mia mentalità da calciatore e lo sarà sempre anche da dirigente, lavorare per puntare al massimo possibile».