Mobili e la tripletta di Borghetto: “A 36 anni ho ancora tanti stimoli”

OSIMO – Come per Tornatola anche lui si è conquistato la palma di migliore in campo d’ufficio, senza bisogno di nomination tanto è stato decisivo. Parliamo di Juri Mobili, attaccante classe 1981 alla sua prima annata sambiagese, che a Borghetto lo scorso 20 dicembre ha realizzato ben tre dei quattro gol con i quali i galletti avevano stravinto la penultima gara del 2017. Per motivi organizzativi e di tempo (il turno infrasettimanale appunto), non era stata fatta la classica intervista all’mvp, ma è doveroso recuperarla ora, approfittando della sosta tecnica per le festività, perché per uno che spesso parte dalla panchina essere decisivo in quel modo, con una tripletta da bomber ritrovato, è troppo importante per passare inosservata. E quindi ecco Mobili che si racconta a tutto tondo.

Juri, partiamo dall’inizio: sei arrivato ad agosto con dei problemi fisici, adesso come stai?
“Arrivo da un lungo stop di 10 mesi e la ripresa e’ stata dura, adesso vado molto meglio non ho grandi fastidi anzi … sto trovando a mano a mano la miglior condizione e so che alla fine ci riuscirò. Sono testardo”.

Dopo qualche spezzone di gara in campionato e coppa, a Borghetto sei stato il trascinatore del San Biagio con una splendida tripletta, cosa hai provato a fine gara dopo una gara simile? E quante triplette hai fatto in carriera?
“Trascinatore non e’ proprio la parola giusta , se ho fatto 3 goal e’ perché la squadra mi ha fornito ottimi palloni perciò secondo me a Borghetto siamo stati tutti molto attenti e bravi, nonostante il mister abbia fatto scendere in campo chi aveva giocato meno . Noi abbiamo risposto che CI SIAMO. Non nego che dopo un lungo periodo di stop questa tripletta mi abbia fatto felice e ringrazio tutti per avermi sostenuto in questa partita. In passato ne avevo fatte altre, anni fa a Marina e una a Falconara”.

Descrivici le azioni del gol con i quali hai steso il Borghetto lanciando il San Biagio al terzo posto…
“Il primo un bellissimo cross di Bevilacqua e ho anticipato il portiere, rimasto colpevolmente inchiodato tra i pali, il secondo una perfetta imbucata di Persiani e di destro ho battuto il portiere in uscita , mentre il terzo goal su assist di Busilacchi, cross teso rasoterra sul primo palo e di tacco la palla e’ finita in rete sul secondo palo: un po’ di fortuna ogni tanto ci vuole”.

Presentati a chi non ti conosce ancora bene: che lavoro fai, famiglia, dove abiti, squadra del cuore, passioni oltre al calcio e squadre passate…
“Lavoro da 15 anni all’Eusebi impianti (Valvitalia) come impiegato ufficio tecnico/produzione, convivo con la mia ragazza a Camerano dove ci dividiamo le nostre passioni tra calcio e pallavolo . In passato ho giocato in molte squadre tra cui Conero Dribling, Montefano,Porto Potenza, Villa Musone, queste le ultime ,ancora prima Marina , Falconarese e altre”.

Come mai la scelta di venire a San Biagio dopo l’esperienza non troppo fortunata alla Conero Dribbling?
“Sinceramente sono diversi anni che il ds Sandro mi contatta e per vari motivi, non dipesi dal San Biagio, ho fatto altre scelte ma quest’anno ho deciso di sposare la causa biancorossa, anche dopo la telefonata di Mister Caccia che avevo già avuto alla Brandoni e conosco molto bene sia come tecnico che come persona”.

C’è molta concorrenza nel reparto avanzato, come va gestita?
“E’ vero c’è molta concorrenza davanti, siamo in tanti e tutti più o meno sullo stesso piano, va gestita con serenità e devo farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa…. Non nego che a 36 anni ho ancora molta voglia di giocare e quando non lo faccio l’astio c’è. Fa parte del calcio, d’altronde se non era cosi significa che era ora di smettere, ma ancora c’è tempo”.

Quali sono le tue aspettative per la tua avventura sambiagese?
“Non ho aspettative, mi alleno settimana per settimana al meglio, con la speranza di indossare una maglia da titolare o subentrare e fare bene , STOP. Alla fine dell’anno tiriamo le conclusioni, magari con una grossa soddisfazione di squadra“.

Dove può arrivare questa squadra secondo te?
“Sicuramente tra le prime quattro… e se non c’era l’Anconitana ……”.

Terzo posto a -2 dalla vicecapolista: se non fosse appunto per la presenza dell’Ancona il San Biagio avrebbe addirittura potuto lottare per il titolo: bilancio di questa prima metà di stagione?
“Come dicevo prima, se non c’era l’Anconitana potevamo lottare davvero per il titolo, ma questa è una squadra che deve e sarà in continua crescita. E’ piena di ragazzi che possono ancora migliorare io compreso …. Non bisogna mai accontentarsi. Secondo me abbiamo lasciato qualche punticino per strada specialmente le prime giornate ma il campionato è ancora molto lungo e come tutti sappiamo il girone di ritorno è sempre più difficile. Perciò testa bassa e lavorare”.

Compagno di squadra che ti ha sorpreso di più finora?
“Sono tutti bravissimi giocatori e con moti avevo già giocato insieme o conoscevo, come Durazzi , Brandoni, Bevilacqua, Vincioni , Mandolini, Persiani, De Martino….. ma un giocatore che mi piace molto sia come giocatore che come atleta è Belloni. Ma ce ne sono tanti altri che possono ancora crescere come Manoni e Rossini”.

Hai un messaggio o un consiglio per qualcuno in particolare?
“Mister Caccia compra sti “’pupetti’ nuovi se no ci adiamo a sbatte”.

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