Galletto all’inferno e ritorno: 3-3 a Camerino segnato al 92′

OSIMO – Sembrava la partita della svolta, quella buona per piazzare il primo colpaccio in trasferta, ma nel giro di un quarto d’ora era diventata l’ennesima disfatta, forse quella decisiva per segnare in negativo una intera stagione, ma nel finale, quando nessuno osava più crederci, è arrivato il gol che ha quantomeno rimediato la situazione ridando un po’ di ossigeno e speranza al Galletto. La partita di sabato a Camerino è di quelle incredibili, al cardiopalma, difficili da dimenticare, per le quali non si sa se concentrarsi sul bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Avanti 0-2 al 55’, il San Biagio è riuscito infatti a farsi rimontare e trovarsi sotto 3-2 al 75’. Un harakiri che avrebbe ammazzato chiunque, invece i biancorossi, evitando di capitolare, sono rimasti in partita e nel finale, al 92’, hanno trovato l’insperato 3-3 che vale non solo un punto ma soprattutto un minimo di fiducia che una sconfitta del genere avrebbe dilapidato. Un pareggio esterno strappato nei minuti di recupero, ci avremmo messo la firma a inizio gara, se non fosse che avanti 2-0 la prima vittoria lontana dal Comunale, indispensabile per accorciare la classifica, sembrava sul serio alla portata. L’amaro resta, per un altro blackout di 10-15 minuti che è costato carissimo, come troppo spesso questa stagione, basti pensare alla recente sconfitta di Villa Musone, quando avanti 0-1 il Galletto in un amen si è fatto superare 2-1 senza più riuscire però a rimediarla. Resta però anche la forza di aver arginato il momento buio, evitando il 4-2 che avrebbe chiuso la gara a Camerino, e la generosità di provarci fino alla fine, nonostante le difficoltà palesi, ed esserci anche riusciti a conquistare nel finale un pareggio come avvenuto a Castelraimondo. Ecco, da qui bisogna ripartire. Dai blackout che vanno evitati, e che il San Biagio può evitare, come dimostrano le gare contro Pioraco e Matelica. E dalla forza di reagire, dalla voglia di crederci, da una classifica difficile da raddrizzare ma non impossibile. Solo con queste due consapevolezze si potrà continuare con determinazione a cercare la rimonta, partita dopo partita, lottando finché sarà possibile.

cam-sb2Tornando alla gara di Camerino, la cronaca del match racconta di un San Biagio ancora penalizzato dalle tante assenze. Rientra Borbotti a centrocampo ma esce lo squalificato capitan Mandolini. Mister Marinelli perde in difesa Bellucci e così il trio dietro è composto da Silvestrini, Baro e Cesari, con esterni del 3-5-2 Paccamicci e Borbotti. Sulla mediana rientra Marchetti che affianca Manoni e il baby Scansani, alla sua seconda da titolare a 17 anni ancora da compiere. Davanti il solito duo Piccini-Marziani. La gara è aperta nel primo tempo, con le due squadre che non si risparmiano. A sbloccarla con un po’ di fortuna è Paccamicci al 25’, al suo primo gol in biancorosso arrivato con la complicità di una deviazione di un difensore su una conclusione dal limite: portiere spiazzato e Galletto avanti 0-1. Qui il Camerino è costretto ad alzare il baricentro e inanella una serie di corner e calci piazzati, ma Pesce si salva sempre. A inizio ripresa il portiere sambiagese si supera su una punizione dal limite e poco dopo, su calcio piazzato, Baro è lesto a vincere un contrasto in area e con una zampata violenta infila il portiere per il raddoppio ospite. Sembra la volta buona, ma siamo solo al 55’. Troppo presto per cantar vittoria. E difatti non sarà così. Il San Biagio tenta di gestirla ma le paure e le incertezze pesano troppo quando arriva in maniera fortuita il gol locale che dimezza lo svantaggio. Punizione sulla sinistra, quasi un corner ravvicinato, palla a centro area, Pesce tenta l’uscita ma nella mischia viene anticipato dalla testa di Francucci che segna l’1-2. E’ qui che il Galletto trema e riaffiorano le solite lacune. E’ il blackout ospite che lancia i locali verso la rimonta. Passano 5’, lancio lungo sulla sinistra, Baro insegue l’attaccante, Pesce prova l’uscita dalla porta per anticiparlo, tra portiere e difensore non si comprendono e ne approfitta il camerte Montecchia, che con un lob dal vertice alto dell’area di rigore trova il 2-2. Un incubo senza fine. Perché passano altri 5’ e arriva pure il 3-2, ancora su un calcio piazzato e con Di Luca che insacca indisturbato per il vantaggio locale al 75’. Sembra finita. La disfatta che manda tutto in frantumi. Per qualche minuto il Galletto sbanda ancora, il Camerino su un altro traversone da sinistra sfiora il 4-2 ma Pesce blocca centralmente una conclusione al volo. Poi nel finale tra la paura di un Camerino che non vince da dicembre e l’orgoglio del San Biagio, la situazione si ribalta. Nonostante gli infortuni in sequenza di Piccini e Marziani, gli ospiti trovano le energie con gli ingressi in attacco di Papa, Mobili e del redivivo Gallina, tornato dopo due mesi di infortunio. Così rialzano il baricentro e spingono con generosità alla ricerca del pareggio. Che arriva al 92’ su un corner calciato bene dal neoentrato Spegni, sul quale si avventa in mischia Borbotti che segna il 3-3. Un gol che salva tutto e che rende ancora vivi i biancorossi.

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