Futsal, si ripartira’ con coach Lorenzini

OSIMO – Il San Biagio calcio a 5 riparte da dove aveva lasciato. Con la conferma della squadra che ha fatto sognare tutti, centrando un insperato accesso ai playoff con un girone di ritorno mostruoso (9 vittorie in 11 gare) e valorizzando i tanti giovani in rosa. Per questo la prossima stagione non poteva che essere programmata con coach Gabriele Lorenzini ancora alla guida dei ragazzi terribili biancorossi. Sarà lui ad allenarli per il terzo campionato consecutivo, che sarà sempre di serie D ma non più con la veste di matricola o sorpresa, ma di realtà che si sta consolidando e che punta ad alzare l’asticella consapevole delle proprie potenzialità. Ecco, dunque l’intervista con la quale si ufficializza la permanenza di Lorenzini.

Mister, la tua conferma per la società era scontata dopo una stagione finita in escalation, lo è stata anche per te questa scelta di rinnovare il connubio?
«Rimango alla guida del San Biagio perché quando venni contattato tre anni fa da Mirco Rossi mi parlò di un progetto almeno triennale avendo una squadra nuova e molto giovane. Fortunatamente siamo stati subito smentiti perché il primo anno abbiamo sfiorato i playoff e il secondo li abbiamo centrati da protagonisti, era impossibile quindi non portare a termine almeno l’impegno triennale».

Obiettivo per la prossima stagione?
«Bisogna cercare sempre di migliorarsi. Stiamo lavorando per rinforzare la squadra e dipenderà anche dal girone, quindi è difficile porre già ora un obiettivo, peseranno più fattori, ma l’intenzione è di fare meglio, quindi puntare almeno ai playoff».

Come analizza la stagione scorsa?
«Divisa in due fasi. La prima butta a livello fisico e mentale ma non di prestazioni, perchè abbiamo giocato senza mai essere dominati dall’avversario, ogni gara persa l’abbiamo sempre affrontata con il massimo impegno e sfiorando il successo. Seconda parte di stagione invece una cavalcata trionfale tenendo il ritmo della capolista, siamo stati l’unica squadra a fare un percorso del genere. Da cosa è dipeso? Penso che gli infortuni ci abbiano messo in difficoltà nella prima parte, come dimostrano i risultati del girone di ritorno».

E’ questo il rammarico più grande?
«Sì, è strato proprio quello di non avere tutti i ragazzi disponibili nei primi mesi, con 5 punti in più avremmo avuto una posizione diversa per affrontare i playoff. Non voglio però pensare al passato, ma pensare al futuro per migliorarsi».

La gara più brutta e più bella?
«La più brutta col Collodi fuori casa. Non eravamo squadra quella sera, troppo disuniti, abbiamo toccato il fondo ma siamo risaliti alla grande, i ragazzi hanno lavorato sodo, sono stati bravissimi, il merito è tutto loro per il grande girone di ritorno, hanno capito finalmente le loro potenzialità e le hanno mostrate. La svolta è iniziata lì. La gara più bella, non tanto per prestazione ma per le emozioni vissute, è stata in casa dell’Aspio, all’ultima giornata, con tutti i nostri tifosi al seguito, un entusiasmo incredibile che non pensavo mai di poter vedere, è stato bellissimo e decisivo per entrare nei playoff».

Per la prossima stagione la priorità è stata riconfermare la squadra che così bene ha fatto, giusto?
«Stiamo in trattativa per migliorare la squadra, un paio di accordi verbali sono stati già raggiunti ma soprattutto il gruppo della stagione scorsa è rimasto in maniera compatta e questo è fondamentale. C’è solo un ragazzo che era venuto in prestito e che deve dunque tornare indietro, ma ci ha detto che si è trovato benissimo con noi, magari… chissà. Stiamo insomma ad un buon punto per puntare a obiettivi anche più belli».

Ha un messaggio finale per qualcuno?
«Voglio ringraziare la società e i dirigenti che ci sono stati più vicini, e lo staff che mi è stato accanto durante la stagione e negli allenamenti, in particolare Mirco Rossi (nella foto a sinistra assieme al coach) e Matteo Marini».

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