Zenga mvp sabato scorso: “Serviva piu’ intensita’, ora giochiamo senza pensare al passato”

OSIMO – Quando un portiere è il migliore in campo non è un bel segnale. Di solito significa che è stata una gara di sofferenza, che si è concesso a tal punto agli avversari da dover costringere l’estremo difensore a più di un intervento, emergendo come migliore tra la mediocrità generale. Eppure non è bastato per evitare il ko. Andrea Zenga, portiere ex Montoro al suo primo anno a San Biagio, ci ha messo più di una pezza sabato scorso contro il Montemarciano, ma la sconfitta è arrivata lo stesso, anche se ha evitato che fosse ancor più pesante. Un San Biagio apatico, troppo leggero davanti e sofferente nell’impostare il gioco rispetto a quello visto nelle precedenti due uscite, non ha opposto resistenza ad un Montemarciano più cattivo, alla ricerca con veemenza del primo successo stagionale. Ma nonostante il brutto passo indietro, è bene che l’ambiente si concentri sui prossimi impegni e si rallegri per il bicchiere mezzo pieno: la presenza in squadra di un portiere che sa mettersi in luce e compiere grandi interventi, come Zenga. Per questo i suoi compagni di squadra e i dirigenti lo hanno scelto come mvp con ben 14 nominations, distanziando nettamente Giacché, il rientrante difensore di centrodestra, che si è fermato a 8 voti. Ecco dunque Zenga nella classica intervista infrasettimanale:

Andrea, sei stato scelto come migliore in campo, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Ringrazio i compagni per avermi nominato, nel complesso ho fatto una buona partita ma essendo un portiere l’errore sul primo gol inevitabilmente pesa.. Per questo ho votato Giacchè che secondo me è stato quello che ha fatto meglio sabato”.

Analizziamo la partita: squadra irriconoscibile rispetto alle ultime due gare, poco incisiva. Ko meritato insomma?
“Si, abbiamo meritato la sconfitta.. Speriamo che ci serva da lezione per ripartire bene già da sabato prossimo”.

Raccontaci le azioni dei due gol…
“Il primo gol è stato un mio errore in uscita su un cross dalla sinistra, mentre il secondo su una ripartenza da una palla persa nella nostra metà campo.. Due gol evitabili”.

Sei stato più volte chiamato in causa, ma la parata più difficile che hai dovuto fare sabato scorso?
“Quella a fine primo tempo su un diagonale dalla sinistra. Di alleniamo molto con Omar in settimana sulla posizione ed è stato fondamentale in quell’occasione”.

Cosa ha fatto la differenza tra San Biagio e Montemarciano?
“Penso che la differenza l’abbia fatta la maggiore cattiveria e intensità che hanno messo gli avversari, una cosa che in casa nostra non deve capitare più!”.

Le due vittorie per 3-0 avevano fatto montare troppo la testa alla squadra?
“No, abbiamo solo incontrato una buona squadra che ha giocato meglio di noi.. Se avessimo ripetuto le due prestazioni precedenti sicuramente sarebbe finita in modo diverso”.

Quale può essere il reale obiettivo stagionale?
“Innanzitutto pensare alla salvezza.. Quella che verrà in più sarà tutto di guadagnato”.

Come ti trovi con i tuoi compagni di reparto Ferrucci e Spadari e con l’allenatore dei portieri? Ti aspettati così questo avvio di esperienza a San Biagio?
“Mi trovo molto bene sia con il preparatore che con Leonardo e Simone! Ma anche con il resto del gruppo quindi devo dire che è stato proprio un bell’avvio di stagione”.

Sembrava un rischio avere tanti giovani e una rosa quasi del tutto nuova, può essere invece un punto di forza?
“Essendoci parecchi giovani è più facile creare sintonia.. Poi ci sono molti ragazzi bravi e intelligenti quindi penso che ascoltando i consigli dei più grandi, quando arriveranno momenti difficili, non dovremmo avere problemi a superarli”.

Prossima partita in casa col Monsano, che sembra in ripresa (4 punti in 2 gare), come andrà affrontata?
“Con il giusto spirito senza pensare alle precedenti vittorie o sconfitte, ogni partita è a sé.. Dovremmo dimostrare chi siamo e soprattutto far valere il fattore casa”.

Come si sta integrando il gruppo che è quasi tutto nuovo?
“Benissimo! Devo dire che non me l’aspettavo di integrarmi subito così bene”.

Compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più finora?
“Dico Gabriele Gasparetti perché secondo me con la categoria non c’entra nulla ed è un esempio sia dentro che fuori dal campo.. Ed anche il mio compagno di reparto Leonardo Ferrucci mi ha stupito contando che è giovanissimo”.

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