San Biagio inguardabile e umiliato a Villa Musone

OSIMO – Umiliazione biancorossa. In attesa della svolta, di un gruppo che dimostri compattezza e carattere, il San Biagio rimedia la sberla più forte della sua storia. Bisognerebbe andare indietro negli annali biancorossi tra anni Ottanta e Novanta per sapere se davvero il 6-0 patito a Villa Musone è il peggior risultato di sempre, come pare probabile, ma sicuramente lo è a livello di Prima categoria. Mai il Galletto, neanche nell’anno della retrocessione, ha rimediato un passivo simile. Una sberla bella e buona ai 41 anni di storia biancorossa, un’onta dalla quale è dura riprendersi, a livello morale e ambientale, non tanto per una classifica che pur brutta è ancora ampiamente rimediabile. Servono però uomini, serve voglia di vincere, servono fiducia e cattiveria per risalire, cose che a Villa Musone non si sono viste, complice anche un avversario agguerrito che dopo neanche il terzo gol e l’uomo in più in campo ha smesso di fare pressing alto, deridendo così una squadra già alle corde. E’ stato come sparare sulla Croce Rossa da parte dei villans e vederlo fare da tanti ex di turno fa ancora più male a chi, tutti i giorni, si spende volontariamente per la causa sambiagese. Una esperienza che resterà indimenticabile, purtroppo, e rischia di rovinare tanto. Sarebbe inutile ripercorrere la cronaca del match. Il sintesi, il San Biagio ha retto bene la prima mezz’ora, pur senza mai tirare in porta, poi in tre minuti ha subito l’uno due avversario. Si sperava nella scossa durante l’intervallo e invece la squadra, come contro il Marotta, è tornata in campo ancora più molle e dopo un attimo ha subito un altro gol, che ha chiuso definitivamente la gara. L’espulsione per doppio giallo a Cesari ha poi fatto crollare le restanti sterili difese biancorosse, e dal 3-0 il Villa si è divertito ancora sulle ceneri di un San Biagio già affossato, umiliandolo 6-0 e dando sì lo scossone all’ambiente. Ora è l’orgoglio e la rabbia che dovranno dare la forza di ripartire, ma per sentirli bisogna essere uomini, perché l’umiliazione l’ha subita non solo il nome del San Biagio e dei suoi dirigenti, ma pure il nome di chi compare nel tabellino, che nel male resteranno nella storia del Galletto. Anche per questo urge un riscatto, serrare le fila e lavorare a testa a bassa, dando tutti di più, molto di più.

 

Il tabellino:

VILLA MUSONE: Martino, Camilletti M., Guzzini (75′ Leone), Carloni, Di Luca, Morra (82′ Camilletti N.), Piccini (73′ Bora), Carnevalini (77′ Giuliani), Marziani (85′ Tonuzi), Pancaldi, Agostinelli All. Marincioni

SAN BIAGIO: Jarabiek, Cesari, Graciotti (80’ Magrini), Tunnera, Silvestrini, Cingolani, Mandolini, Dieng (54′ Mihajlov), Mobili (63′ Saraceni), Pericolo, Socci (63′ Cerusico.) All. Canonici

Arbitro: Bini di Macerata

Rete: 36′ Piccini, 37′ Camilletti M., 47′ Marziani, 70′ e 81′ Agostinelli, 89′ Giuliani

Note: Ammoniti Graciotti, Tunnera, Cesari, Cingolani Espulso al 67′ Cesari per doppia ammonizione

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