Rossini mvp con il Colle: “Il gruppo sta migliorando, siamo tutti titolari”

OSIMO – Rapido, tecnico, “dribblomane”, con una grande visione. Forse piccolo fisicamente, ma comunque un grande combattente, che sta anche iniziando a dosare i suoi eccessi comportamentali in campo, quelli tipici di un ragazzo che vuole spaccare il mondo. Stefano Rossini, 22 anni, dopo la traumatica retrocessione con l’Olimpia Falconara lo scorso anno, di cui è stato senza dubbio il migliore, cerca il rilancio a San Biagio. E sembra aver intrapreso la strada giusta. Tra quale colpo geniale, reazioni istintive e assist al bacio, Rossini si sta ritagliando un ruolo da protagonista in questo San Biagio, prima come esterno, ora come seconda punta. E sabato col Colle 2006 è stato autore dell’assist a Busilacchi nell’azione del rigore conquistato che è valso l’1-0 e poi di un lob magistrale per il raddoppio a inizio ripresa. Per questo i suoi compagni di squadra, con ben 18 nominations lo hanno scelto come migliore in campo, davanti alle 3 a Maceratesi e le 2 a Busilacchi. Eccolo quindi nella classica intervista all’mvp della settimana:

Rossini

Rossini

Stefano sei stato scelto come migliore in campo, pensi di esserlo stato? Tu chi hai scelto e perché?
“Penso che si, ho fatto una bella partita, ma ad essere il migliore in campo non sono stato sicuramente l’unico. Ho scelto Nicola Busilacchi perché penso abbia fatto una buona partita e poi quando un attaccante trova il goal ha sicuramente fatto il suo lavoro”.

Raccontati le azioni dei tre gol …
“Il primo gol due o tre scambi di prima con Nicola che poi ha conquistato il rigore, il secondo con la coda del occhio ho visto Edoardo Ciabattoni che ha alzato lo sguardo e il taglio tra le punte è venuto molto bene, passaggio perfetto che mi ha messo davanti al portiere, il terzo gol poco da dire: attaccante di razza, spalle alla porta e bella girata di Nicola”.

Analizza la partita: un po’ di difficoltà iniziale poi, dopo l’1-0, è stata gestita in scioltezza, giusto?
“I primi minuti della partita sono stati di assestamento poi però siamo cresciuti di intensità e di carattere..il risultato finale è stato giusto. Il secondo tempo loro sono calati mentre noi abbiamo aumentato i giri”.

Dicevano di un San Biagio spuntato davanti, invece sabato 3 gol al Colle 06 e il pronto riscatto dopo il ko col Le Torri: cosa ha fatto la differenza?
“Dopo la sconfitta con Le Torri, immeritata, ci siamo allenati ancora con più concentrazione senza lasciare niente al caso. Per quando riguarda le punte spuntate, è un gruppo nuovo e piano piano stiamo migliorando”.

Sei partito in pre-stagione come esterno ma vieni anche usato come seconda punta. Come ti trovi in quella posizione e quale ti piace occupare di più?
“Ho quasi sempre giocato da esterno di attacco ma con questo modulo mi trovo molto bene..poi sono a piena disposizione del mister, dove mi mette io gioco. L’importante è applicarsi al meglio”.

Ti definiscono come un giocatore offensivo molto tecnico, funambolico ma pazzo. Tu come ti definiresti?
“Si, penso che un pò di pazzia sia necessaria per giocare a calcio..quest’anno sto cercando di migliorare i lati più spigolosi del mio carattere e mettere le mie doti a disposizione della squadra.”.

Come sta andando l’integrazione di un gruppo quasi del tutto nuovo?
“Devo dire che allenamento dopo allenamento l’affiatamento di questo gruppo migliora a vista d’occhio”.

Dove può arrivare secondo te questo San Biagio?
“Per adesso parlare di risultati è presto bisogna mettere avanti lavoro e sacrificio oltre al divertimento e al sorriso, che non devono mancare mai”.

Può essere un vantaggio o un problema avere così tanti giovani in rosa?
“Il problema potrebbe essere per le altre squadre, quello di correrci dietro. Siamo tutti ragazzi intelligenti e possiamo fare bene”.

Sabato trasferta ad Arcevia contro una squadra che viene da una sconfitta interna che vorrà sicuramente riscattare: come evitare il ruolo di vittima sacrificale e dare anzi continuità al bel successo ottenuto contro il Colle?
“Bisogna allenarsi ancora meglio della scorsa settimana, con lo spirito di chi ha vinto ma non è appagato e ha ancora fame di vittoria”.

Compagno di squadra che ti sta sorprendendo di più?
“Non mi piace parlare dei single, mi piace pensare che siamo 22 giocatori potenzialmente titolari e questo dà coraggio e forza”.

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