Pizzichini mvp con la Fortitudo: “Poteva deciderla solo un episodio, ora a Moie combattivi”

OSIMO – Evergreen, Highlinder, Il Cecchino, o semplicemente Il Capitano. Chiamatelo come volete, ma resta sempre il più decisivo. Roberto Pizzichini alla soglia dei 40 anni firma ancora una volta una vittoria. Lo faceva dai tempi del Varano, poi con l’Offagna, la Filottranese e a Collemarino. Da due stagioni lo fa a San Biagio, con un piede fatato che compensa alla grande una mobilità che non può essere più quella di un tempo. Il carisma, la serietà, l’abnegazione, la mentalità lo hanno subito portato a diventare, dopo pochi mesi, capitano dei galletti la scorsa stagione, trascinando la squadra alla vittoria del campionato. E ora, con le sue perle, e nonostante qualche acciacco e imprevisto con la giustizia sportiva, resta l’uomo più pesante in mezzo al campo, capocannoniere del San Biagio con 5 gol, 3 su rigore: specialità insomma calci piazzati. E in una gara lottata su un campo piccolo e oltretutto pesante come il Comunale di mercoledì non poteva che deciderla lui su punizione dal limite. Un gol arrivato nel finale dopo che, una manciata di minuti prima, il Galletto aveva rischiato la beffa. Una gioia grande per una vittoria preziosa e a quel punto forse inaspettata. Inevitabile che i compagni di squadra e i dirigenti lo scegliessero come migliore in campo con 16 preferenze, a fronte delle 5 date a Ricciotti, che con la sua parata all’84’ ha tenuto a galla i biancorossi prima del gioiello realizzato dal capitano. Eccolo dunque nell’intervista all’mvp della settimana.

Roberto, sei stato scelto come migliore in campo con la Fortitudo Fabriano, pensi sia stata la tua prestazione migliore? Tu chi hai apprezzato tra i compagni di squadra?
“No sinceramente non penso che sia stata la mia miglior partita ma aver fatto gol al 90’ ha contribuito in particolar modo a questa nominations. Io premio sempre il gruppo ma devo dire un bravo particolar al nostro "Hugo Stigli" (Ricciotti, ndr) perché nell'unica occasione della squadra avversaria si è fatto trovare pronto. In particolar modo perché e stato poco impegnato e le condizioni metereologiche non erano delle migliori”. 

Con la Fortitudo vittoria meritata ma partita sofferta, non tanto per l'avversario che è stato pericoloso solo una volta, quanto per le difficoltà a creare azioni da gol nitide su un campo resto ostico anche dal maltempo. Tu come analizzi la partita?
“La partita è stata quella che mi aspettavo. il campo al limite ha reso la partita una vera battaglia su ogni pallone, era quasi impossibile giocare palla a terra anche se ci abbiamo provato e a volte ci siamo anche riusciti. In queste condizioni la maggior parte delle volte le partite vengono sbloccate solamente grazie ad episodi e bisogna essere bravi ad andarseli a cercare”.

Sono tre punti importanti più in chiave salvezza o in ottica playoff?
“Prima la salvezza poi tutto quello che viene. Anche se sai benissimo che io non sono uno che si accontenta”.

Raccontaci l'azione che ha portato al gol: come è nato il fallo, come hai battuto la punizione e l'esultanza seguente…
“C'e stato un lancio lungo a scavalcare la difesa, Palombarani ha preso in velocità il suo diretto avversario che poco prima dell'area di rigore l’ha steso. Punizione. Ho deciso di provare a girarla sopra la barriera con poca rincorsa perché nlla punizione prima, provandola a tirare forte con più potenza, avevo perso l'equilibrio durante la rincorsa per il brutto stato del campo. E' andata bene, la palla ha girato sopra la barriera e si è infilata a fil di palo. Beh per l'esultanza seguente su un campo così il tuffo a pesce era d'obbligo”.

Come è andata la sosta tecnica natalizia? Siete riusciti a fare un richiamo di preparazione tra un'abbuffata e l'altra?
“Si decisamente. Il mister ci ha tenuto sempre sotto torchio e concentrati. Anche se c'era la pausa ed un po' di meritato riposo non si deve mai perdere di vista il motivo per il quale siamo in mezzo a quel rettangolo di gioco. VINCERE”.

Mercoledì nonostante le assenze di Galli, Casaccia e Pierdica alcuni "galletti" in esubero sono andati in tribuna, col mister che ha potuto fare per la prima volta tante scelte di primo livello, che senza i nuovi arrivi e con i tanti infortuni gli erano precluse. Da capitano cosa ti senti di dire a chi ora dovrà giocarsi il posto vista la rinnovata concorrenza?
“Siamo tutti in ballo e la concorrenza può solo fare bene all'interno di uno spogliatoio, consapevoli che il calcio è fatto da un gruppo di persone intelligenti che navigano tutti verso un unico obiettivo”.

Domenica si va a Moie per sfidare la capolista. Partita impossibile? Come va affrontata una corazzata simile che ha già 39 punti?
“Di impossibile non c'è niente. Sicuramente sarà una partita difficile, la squadra è stata costruita per vincere e non a caso è in testa, ma se andiamo in campo con la grinta che ci ha contraddistinto in questa buona parte di campionato troveranno pane per i loro denti”.

Puoi rivelarci quanto ti manca per raggiungere il tuo record personale?
“Poco, veramente pochissimo”.

Con la Fortitudo hai ritrovato un "vecchio" avversario come Memé: su Facebook la foto che vi ritrae insieme (e che pubblchiamo qui) prima della gara ha riscosso grande consenso: nemici in campo, amici prima e dopo. Serve intelligenza e senso del sacrificio. Lui commentando la foto dice che oggi tanti giovani non hanno queste due caratteristiche: la pensi anche tu così?
“Purtroppo si. Tanti valori con il tempo si sono persi e i giovani di oggi si sentono arrivati molto presto. Vedo poca voglia di sacrificio e poca voglia di ascoltare e apprendere consigli. Sicuramente sono cambiati i tempi, le mode, oggi i giovani hanno tutto a portata di mano, a noi ci bastava un pallone”.

Hai un messaggio da lasciare a qualcuno in particolare?
“Al gruppo: non accontentiamoci mai di quello che si è fatto. Alè galletti!”. 

Nessun commento a "Pizzichini mvp con la Fortitudo: "Poteva deciderla solo un episodio, ora a Moie combattivi""


    Vuoi commentare questo articolo?

    Codice HTML supportato