Marinelli racconta il doppio trionfo: «gruppo che ha un grande futuro»

OSIMO – Il San Biagio che affronterà la Prima categoria 2024/25 lo farà ancora con il timoniere che ce l’ha condotto, l’allenatore Michele Marinelli, al secondo campionato vinto di Seconda categoria in biancorosso, riscattando l’amarissima retrocessione di due anni fa con un gruppo che, di fatto, gli aveva voltato le spalle. Per questo il reset fu inevitabili e la scelta di ricostruire da zero con tanti giovani è stata quanto mai azzeccata, considerando le vittorie conseguite ora.

Mister, stagione straordinaria con vittoria prima della Coppa Marche poi del Campionato, hai realizzato che impresa è stata compiuta?
«Quando vinci così la stagione è straordinaria, irripetibile, non mi era mai capitato di vincere insieme Coppa e Campionato, stagione incredibile con ragazzi molti dei quali al primo campionato di vertice, il che rende ancora di più la consapevolezza del lavoro straordinario fatto dalla squadra, dallo staff, dai dirigenti e dai tifosi».

Quando hai capito che la squadra avrebbe potuto lottare davvero per il primo posto e quale è stata la partita decisiva?
«Ho sempre creduto che potessimo lottare per il primo posto, una volta agganciate le due di testa che avevamo perso dopo la 19esima giornata, ce la siamo potuta giocare sul serio, ma è dopo la finale di Coppa che mi sono detto: le vinciamo tutte. Nel secondo tempo di quella finale siamo stati devastanti, ribaltarla così, con uno scatto mentale simile, ci ha dato tanta forza. Poi a Osimo la vittoria del sorpasso, contro una squadra che poi ha dimostrato quando fosse forte, siamo stati perfetti nel derby»

La vittoria dei playoff con promozione in Prima dell’Fc Osimo conferma quanto difficile fosse vincere il campionato con avversari così forti, chi l’ha impressionata di più durante la stagione?
«La Seconda categoria è sempre difficile, a prescindere dalla rosa allestita sei obbligato a vincere sempre se ti chiami San Biagio e quindi diventano automaticamente difficili le partite. Noi avevamo l’obbligo non tanto per i nomi dei giocatori, quanto per la dimensione del San Biagio che è la Prima, non la Seconda. Fc Osimo e Loreto avevano squadre attrezzatissime, con 67 punti avrebbero vinto in diversi altri gironi. Noi abbiamo fatto qualcosa di straordinario per stare davanti, vincendo gli scontri diretti a fine campionato. Tra le avversarie in positivo mi ha impressionato il Petritoli nella finale di Coppa, giocava bene, con esperienza, cattiveria e determinazione».

Partita più bela e quella più brutta?
«Più bella per prestazione è la semifinale di Coppa ad Agugliano, nel primo tempo raggiunta la perfezione tattica e realizzativa, lì abbiamo dato segnale forte a tutti che non avremmo mollato niente. La più brutta a Torrette a inizio anno, una gara appena sufficiente facendoci due gol da soli, è l’unica persa con due gol di scarto, loro bella partita ma noi non c’eravamo».

Il segreto di questa stagione trionfale?
«Il lavoro di due anni, dove abbiamo ribaltato tutto, quest’anno nove undicesimi della squadra della stagione scorsa ha giocato stabilmente, la crescita è stata esponenziale, frutto del lavoro fatto, dei tre allenamenti settimanali, con la perseveranza di voler creare un gruppo vincente. Contento di aver raggiunto il traguardo con tanti giovani e con i più grandi che si sono esaltati guidandoli al trionfo».

Ora come si muoverà il San Biagio sul mercato estivo?
«Non stravolgeremo quasi niente, per alcuni motivi personali ci saranno degli addii ma l’ossatura è confermata. Implementeremo il gruppo, se possibile con dei giovani forti e motivati e con qualche altro invece più esperto, la categoria lo richiede. Non pretendo la luna, ma giocatori disponibili a collaborare con un gruppo che certamente ha un grande futuro».

Con che obiettivi si affronterà la Prima categoria?
«Mantenere la categoria persa malamente due anni fa, sappiamo di avere materiale umano diverso da quello di allora, l’obiettivo è non ripetere certi errori e centrare prima possibile la salvezza, lotteremo in un campionato che sarà difficile, molto dipenderà anche dal girone, se anconetano o maceratese».

Sei anche responsabile tecnico del settore giovanile, che stagione è stata da questo punto di vista per il San Biagio?
«Ho seguito più da vicino i Giovanissimi, squadra nuova quest’anno, che è cresciuta bene. Ci eravamo dati 5 anni per ricreare tutto il settore giovanile e invece forse già dopo 3 anni ci riusciremo, creando per la prossima stagione anche gli Allievi. Siamo una frazione di Osimo con attorno tanti altri importanti settori giovanili, come Osimana e Giovane Ancona, eppure siamo riusciti a tirare su un settore giovanile con oltre 100 iscritti, c’è grandissima soddisfazione, dobbiamo proseguire su questa strada, crescere e migliorare ancora».

Hai un rammarico o un rimorso in particolare?
«Abbiamo fatto numeri incredibili: 41 gare ufficiali, 29 vinte, 7 pareggi e solo 5 sconfitte, queste racchiuse nelle prime 19 gare di campionato. Uno dei migliori attacchi e in assoluto la miglior difesa, imbattuti in Coppa. Nelle ultime 11 gare un pareggio e 10 vittorie con appena 3 gol subiti, sarei disonesto a parlare di rammarico».

Ti senti di ringraziare qualcuno?
«I ringraziamenti vanno a tutti i componenti, la mia perseveranza e la mia esperienza mi hanno aiutato a gestire la situazione, grande staff tecnico, dirigenti impagabili, il sostegno dei tifosi, le nostre singole famiglie alle quali abbiamo sottratto tempo, ringrazio tutti. In particolare, i giocatori, i protagonisti sono loro, han fatto qualcosa di straordinario, ce ne renderemo tutti conto tra qualche anno. I momenti come questi vanno goduti perché passano come un lampo».

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