Le Torri concreto, il San Biagio no e sprofonda

OSIMO – Come peggio non poteva andare. A Castelplanio il Galletto incappa nella terza sconfitta consecutiva, la quarta in cinque gare di campionato, e sprofonda all’ultimo posto in classifica assieme ai Portuali, che però hanno una gara in meno. Ma non è tanto questo a dover destare preoccupazione, visto che mancano ancora 27 giornate dal termine, quanto semmai l’approccio, gli errori individuali frutto evidentemente di insicurezza, e una gara che, a conti fatti, è stata chiusa al 40’ del primo tempo. Troppo presto insomma. E contro un avversario che sì, è rognoso, ma che non ha mostrato nulla di trascendentale rispetto al Galletto. Come la Castelleonese d’altronde, ma lì almeno il San Biagio ha avuto più occasioni nitide da gol, è restato in gara per 70 minuti ed è crollato in 200 secondi, tanto è bastato per prendere due reti inaspettate e improvvise che hanno compromesso la situazione, mentalmente soprattutto. Serve ora una reazione di gruppo, di orgoglio, stringere i denti, fare quadrato e provare a cambiare qualcosa, non solo l’approccio mentale, ma anche tatticamente, perché a Castelplanio, dove il campo lo permetteva, il San Biagio ha di nuovo mostrato grandi difficoltà a costruire gioco e tanta confusione sia nei disimpegni difensivi sia nella fase di finalizzazione offensiva.

La cronaca della gara parla di un Le Torri cinico, che nelle quattro occasioni avute nel primo tempo ha segnato ben tre volte. La partita era iniziata in maniera equilibrata, col San Biagio disposto col 3-5-2 che sembrava saper pungere l’avversario nonostante sulla mediana c’era tanta corsa e capacità interdittiva ma poco fosforo per le caratteristiche dei vari Pancaldi, Mandolini e Gatto, pur volenterosi nel cercare di servire Piccini e Marziani. Solo un’illusione però, perché alla prima occasione, sull’ennesimo calcio piazzato in mischia gestito male quest’anno, arriva l’1-0. Fallo laterale battuto come fosse un corner. Sorana da dentro l’area piccola anticipa tutti e segna schiacciando la palla sul palo lontano, approfittando della mancata uscita di Carbonari e del suo marcatore che ha perso la posizione. Il Le Torri qui si sveglia e in 10 minuti controlla prima la reazione del Galletto poi piazza il raddoppio: traversone dalla trequarti sinistra, da almeno 30 metri, palla a tagliare la difesa con Sorana lasciato di nuovo libero di colpire di testa da centro area anticipando di nuovo il portiere biancorosso. Il 2-0 chiude la gara, anche se il San Biagio di occasioni per riaprirla ne avrebbe pure. Ad esempio con una conclusione di Piccini dai 25 metri forte ma troppo centrale e quindi ribattuta dal portiere, con un tiro di Marziani appena dentro l’area che sfiora l’angolino basso alla destra del portiere e anche su una mischia furibonda con la difesa locale che si salva ribattendo Piccini e Mandolini sotto porta. Insomma, palle gol alla mano il San Biagio non meritava il doppio passivo. Ma quando le cose non girano e vanno male, può solo che andare peggio se non si ha attenzione in ogni dettaglio e una quadratura da squadra matura e compatta. E infatti al 40’ arriva perfino il 3-0, con l’antisportività del Le Torri a farla da padrone questa volta. La squadra locale recupera infatti palla con un fallo su Piccini a metà campo che resta a terra. Anziché fermare il gioco, considerando anche il risultato e il minuto di gara, i castelplanesi partono in contropiede e vanno in rete con un diagonale preciso da dentro l’area dalla sinistra di Casturà, bomber evergreen che fa sempre male ai biancorossi. Poco prima un palo clamoroso, su azione viziata da un fuorigioco apparso netto, aveva comunque già chiarito che per il San Biagio non ci sarebbe stata gloria, al di là di un arbitro apparso incerto e di un avversario spietato.

Il primo tempo finisce insomma 3-0. La gara è compromessa largamente, ma la ripresa serve quantomeno per testare la reale volontà del Galletto di non mollare. E alcuni risultati si vedono. Il Le Torri ovviamente allenta il ritmo e si chiude in difesa. Mister Marincioni cambia le carte e manda dentro Mazzocchini come trequartista e Mobili come prima punta, con Piccini e Marziani larghi sulle fasce, togliendo Gatto e Cingolani, dunque aumentando il peso offensivo. Poco dopo inserisce sulla mediana Strologo al posto di Mandolini e Socci al posto di Silvestrini, con una formazione più che sbilanciata. Con questi cambi aumenta la qualità della manovra e il baricentro avanzato a favore degli ospiti, ma sul 3-0 e un avversario appagato forse era fin troppo facile per il Galletto prendere la supremazia del gioco. Mazzocchini e Strologo riescono tuttavia a sfruttare bene le fasce, dalle quali Durazzi e Belloni mettono dentro almeno una decina di cross. Ma la difesa locale sembra insuperabile. Marziani ha due grosse occasioni per accorciare. Prima colpisce un palo con deviazione del portiere su una sua punizione dal limite, poi lo costringe di nuovo a salvarsi in corner su un tiro dai 15 metri dal centrodestra. Solo nel finale, dunque troppo tardi, i biancorossi trovano il gol della bandiera, ancora con Marziani che sfrutta un assist dalla destra deviato a centro area prima di arrivargli sulla sinistra, dove indisturbato supera il portiere con un tiro secco rasoterra. Nei minuti di recupero con un Galletto generoso e sbilanciato alla ricerca del secondo gol, Carbonari con una uscita provvisoria e da brividi riesce ad anticipare un avversario lanciato a rete a 30 metri dalla porta, salvando i suoi dal quarto gol. Termina dunque 3-1, con un San Biagio ultimo che deve leccarsi le ferite e tentare subito una reazione nella prossima gara interna col Chiaravalle, che appare già fondamentale per le sorti di questa stagione.

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