Ricorso respinto e beffa doppia: i gol non valgono, le ammonizioni sì. Fagotti: “Riscrivere le regole”

OSIMO – Amarezza, rabbia ma anche la convinzione di poterla “rivincere” questa partita maledetta di Cerreto d'Esi sospesa al 46’ per una lieve coltre di neve. Il giorno dopo il comunicato della Figc, dove si spiega che il ricorso è stato respinto in quanto nel referto dell’arbitro risulta che il Fabriano avrebbe fatto il possibile per ripristinare le righe e far proseguire la gara, il San Biagio non ci sta e mostra tutte le sue perplessità viste le foto allegate al ricorso ma non prese in considerazione dal giudice sportivo nonostante mostrassero che a ripulire le righe erano stati i sambiagesi e non i locali, che perdendo 2-0 avevano tutto l’interesse a far ripetere daccapo la gara.

 

“E' proprio vero, non si finisce mai di imparare!” esclama il presidente biancorosso Maurizio Fagotti. “Innanzi tutto –dice- bisogna chiarire che le regole del gioco del calcio non sono uguali per tutti, infatti se in serie A o B una partita sospesa si riprende dal punto in cui era stata interrotta, anche a distanza di giorni, per i dilettanti la regola non vale anzi, si complica in maniera spaventosa. Infatti la partita si ripete dall'inizio, quindi il risultato eventualmente acquisito non vale; i provvedimenti disciplinari presi dal direttore di gara durante l'incontro (ammonizioni, espulsioni) restano validi, ma se un giocatore (in questo caso Castorina) doveva scontare una giornata di squalifica (col Fabriano), poiché la partita non ha avuto un esito finale, la giornata di squalifica deve essere scontata nella successiva gara (sabato col Le Torri)”.

 

Una beffa: i gol di Burini non valgono, ma le ammonizioni a Mandolini e Luca Pesaresi (che erroneamente l’arbitro ha dato sul referto a Picciafuoco che era in diffida) si. “Sono deluso, perché in questo modo –continua Fagotti- non si fa altro che incentivare i comportamenti antisportivi di chi in svantaggio fa di tutto per annullare l'incontro e sperare in una giornata migliore, o magari senza gli squalificati di turno. Mi auguro che nei prossimi anni si pensi di mettere mano ai regolamenti obsoleti ed inadeguati che ci sono e che dobbiamo sottoscrivere senza possibilità di replica”.

 

Clamoroso al Cibali, il San Biagio in vantaggio 2-0 dopo l’intervallo viene sconfitto dalla mancanza di una scopa. Sembra una barzelletta invece è proprio così  perché chi gestisce questo gioco ha deciso che una società che gestisce un impianto sportivo può essere sprovvista di materiale adatto alla sistemazione del campo alla  sua naturale manutenzione (la società non disponeva neanche della vernice per rifare le righe, chissà se Babbo Natale per il 22, giorno del replay,  gliene fa recapitare un paio di barattoli), ma questo comportamento fa parte di questo mondo "sportivo", quello che dispiace è che certi comportamenti vengono avallati dà chi deve far rispettare le regole.

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