Luchetta: “Bel cammino, ma c’è da lavorare”

 

Al giro di boa il San Biagio è ottavo con 20 punti, frutto di 5 vittorie e altrettanti pareggi e sconfitte. Una squadra equilibrata, come dimostra il fatto che dei 20 punti, metà sono stati conquistati in casa e metà in trasferta, così come la differenza reti di -1, senza eccessi insomma. Due vittorie con 2 gol di scarto all’attivo (2-0 al Montecosaro e 3-1 al Settembrina) e tre sconfitte con 2 gol di scarto al passivo (2-0 con Cluentina e Fiuminata e 3-1 con il Camerino) per un totale di 14 gol fatti (quart’ultimo attacco del girone) e 15 subiti (settima difesa). In definitiva un girone di andata che, considerando l’obiettivo iniziale e il budget investito, è più che positivo. Al traguardo salvezza mancano più o meno 15-17 punti: si è dunque “solo” a metà strada. Abbastanza tuttavia per fare un bilancio con l’autore di questo bel cammino, mister Cristiano Luchetta, al suo primo anno in biancorosso.

Mister, te l’aspettavi così il girone di andata?

“In parte sì, sicuramente l’incognita del girone C ci ha richiesto un maggior livello di attenzione, non conoscendo l’avversario devi sempre temerlo, alzare il livello di guardia e questo ci ha permesso di fare i 20 punti attuali. A inizio anno me ne sarei aspettati 17-18, quindi direi che abbiamo rispettato il ruolino di marcia e tenuto fede all’obiettivo, ma è bene chiarire che non abbiamo ancora conquistato nulla. C’è da lavorare molto ancora”.

Cosa ti è piaciuto di questo San Biagio finora?

“Che mi assomiglia”

Cioè?

“Orecchie basse, umiltà, sguardo e mente fissi sull’obiettivo salvezza”.

Cosa è mancato?

“E’ mancato un pizzico di spregiudicatezza in alcune circostanze, un po’ di cinismo come in alcune partite casalinghe dove avremmo potuto fare più punti, ma ci sono tanti giovani in rosa, è anche normale avere delle pecche in termini di esperienza”.

C’è un giocatore che non conoscevi e che ti ha sorpreso positivamente più di altri?

“Non mi piace parlare dei singoli, perché la differenza, tanto più in una realtà come San Biagio, la fa il gruppo. Ma una citazione la merita Copertari, oltre al gran lavoro per la squadra, è diventato anche goleador, ha fatto due reti, per lui è davvero un evento eccezionale!”.

L’avversario che ti ha impressionato di più?

“Cluentina e Fiuminata, le prime due in classifica d’altronde. Squadre forti, robuste, determinate, arriveranno fino in fondo”.

La partita più brutta del San Biagio?

“Quella persa in casa 3-1 col Camerino: venivamo da un bel successo in trasferta contro una diretta concorrente alla salvezza, ci sentivamo forse troppo appagati, i ragazzi non dovranno più commettere questo errore, perché lo si paga sempre”.

La partita più bella invece?

“Quella vinta col Montecosaro, si vedeva la gran voglia di dimostrare il nostro reale valore dopo la partita persa con la Cluentina. Quello è il San Biagio che voglio”.

Il mercato invernale potrà cambiare anche la disposizione tattica?

“Sono partiti giocatori importanti come Morra, ma è arrivato un giovane emergente come Castorina e conto molto sul recupero di Luca Pesaresi che se sta bene può fare la differenza. Per quanto riguarda la disposizione tattica vedremo se cambiare il 4-3-3 che di solito usiamo, dipenderà dalle singole situazioni, ma non sono uno rigido, cambio spesso mi sembra”.

Cosa ti aspetti da questo girone di ritorno?

“Sarà un girone di ritorno molto difficile, soprattutto la parte iniziale, le prime sette partite fino alla sosta perché affronteremo tutte squadre di media-alta classifica come Casette Verdini, Settempeda, Santa Maria Apparente, Moglianese senza escludere l’Helvia Recina dove inizieremo l’anno. Si sono rinforzati, avranno entusiasmo, vorranno subito vincere, servirà una gran prova di carattere del San Biagio. Dovremo cercare di fare più punti possibili in queste gare per poi prepararci al meglio al rush finale e raggiungere l’obiettivo dei 37 punti che ci porteranno a Rimini come premio salvezza. Ma nessuno dovrà mai dar nulla per scontato, dovremo tutti remare dalla stessa parte”.

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