Il San Biagio è salvo, batte il Fabriano in rimonta e si prende la rivincita

OSIMO – E’ festa grande a San Biagio. Per il sesto anno consecutivo il cielo sopra il Comunale si colora di biancorosso. I sambiagesi, seppur tra mille sfortune e imprevisti sono riusciti anche quest’anno a conquistare la salvezza in Prima categoria, senza passare per la roulette russa dei playout. Senza i favori del pronostico, con risorse umane ed economiche forse inferiori rispetto a tante altre squadre più blasonate come Filottranese, Fabriano-Cerreto, Osimana, Camerano, Torrette, Cupramontana, i galletti guidati da mister Cantani sono riusciti nell’impresa di salvaguardare la categoria. E dopo qualche sofferenza per le vicende extracalcistiche, il mister, che già l’anno scorso prendendo la squadra a sei giornate dalla fine la portò alla salvezza diretta, ha potuto urlare la sua gioia e brindare con dirigenti e giocatori a fine partita, fra gavettoni e cori di giubilo. Tutt’altra atmosfera nello spogliatoio del Fabriano-Cerreto, che con questa sconfitta resta in piena zona playout, ma nello scontro diretto contro il SassoGenga all’ultima di campionato può giocarsi ancora la salvezza diretta o almeno la migliore posizione in griglia per gli spareggi. Tuttavia il 2-1 subito in rimonta dai biancorossi brucia ai fabrianesi, scesi a San Biagio pensando di incontrare una squadra già salva e in vacanza e dunque di poter vincere senza trovare troppa ostruzione. E invece hanno fatto male i conti, perché il San Biagio ha fatto ostruzione, ma leale e sportiva, non la stessa usata dal Fabriano nella gara di andata, quando sullo 0-2 a fine primo tempo non fece nulla per cercare di proseguire il match sotto una leggera nevicata, ben sapendo che così avrebbe rigiocato daccapo sullo 0-0. A San Biagio nessuno ha dimenticato l’atteggiamento del Fabriano, semplicemente antisportivo, nascondendo scope e voglia di proseguire una gara che, con ogni probabilità, avrebbe finito per perdere. E allora i galletti hanno restituito il piacere, giocando a tutto e cercando la rivincita sul campo, per prendersi quei 2 punti persi nel replay di Cerreto, quando il Fabriano riuscì ala fine a strappare lo 0-0 con una squadra nel frattempo rafforzata dal mercato di dicembre.

Ma in realtà non è stata solo la voglia di rivincita e giustizia a mandare in campo un San Biagio arrembante. Semmai il desiderio di salvezza matematica. Sì, perché al di là della classifica che a vista sembrava già ampiamente tranquilla, c’è ancora in ballo un ricorso del Camerano alla Procura Federale per il caso Voytyuk, il giocatore ucraino che non poteva essere acquistato dall’Offagna e la cui presenza in campo fece perdere a tavolino la gara di Filottrano vinta 3-1. Quel caso non è ancora chiuso e ora rischia di far scattare una ulteriore penalizzazione di un punto per ogni gara giocata (4 in totale) dal centrocampista extracomunitario tornato nel frattempo all’Offagna. Ma ormai, anche scattasse la penalizzazione massima di 4 punti, il San Biagio con la vittoria sul Fabriano può stare comunque sereno viste le 8 lunghezze di vantaggio sulla quint’ultima (SassoGenga e Le Torri a 32) con una sola partita rimasta da giocare. Dunque al Fabriano non si è regalato niente anche perché al San Biagio servivano punti per essere sicuro della permanenza in Prima ed evitare brutti scherzi qualora la Corte Federale decidesse di comminare una nuova penalizzazione su richiesta del Camerano, che, val la pena precisare, dal ricorso non otterrebbe nulla, se non un -1 al San Biagio per ogni gara giocata da Voytyuk. Un groppone questo del rischio penalizzazione che pesa sulle spalle dei galletti da fine febbraio, quando arrivò la notifica del deferimento di società, giocatori e dirigenti che firmarono le distinte di gioco. Ma a distanza di oltre 2 mesi non si è saputo ancora nulla, con la sentenza che non si sa se e quando scatterà e per quale campionato andrà in vigore, se in questa classifica o in quella della stagione prossima. Poco importa ormai, il San Biagio è salvo, è tempo di festa. E per l’anno prossimo, semmai accadesse, sarà una sfida in più partire con un leggero handicap.

La cronaca del match. Un San Biagio stimolato e concentrato gioca l’ultima partita casalinga con grande ardore e orgoglio. A decidere la partita coi cartai un rigore a fine primo tempo di Agostinelli per un fallo su Luca Pesaresi sull’aut destro, dove, in coppia col terzino Salini, ha fatto diventare matti gli ospiti in più occasioni. E dire che per i locali non si era messa bene, col grave infortunio sullo 0-0 a bomber Burini (che si ferma dunque a 17 gol dopo una grande stagione) e la rete del vantaggio ospite con Fede che da due passi infila Simone Pesaresi sfruttando un traversone dalla sinistra. In precedenza una azione personale di Giambartolemi aveva portato lo stesso oriundo a colpire una traversa con un tiro da appena dentro l’area di rigore. Dopo il vantaggio ospite nell’unica vera occasione della partita, a mettere le cose apposto ci pensa Aureli su cross rasoterra da destra di Salini dopo un triangolo con Pesaresi. L’esterno sinistro del San Biagio, al quarto gol in campionato, tocca di prima e fa secco sul palo vicino il portiere di casa facendo scattare la gioia per una situazione che si era messa in modo preoccupante pensando all’incubo penalizzazione.

L’1-1 colpisce il Fabriano che forse non si aspettava una reazione immediata dei locali. E così la partita cambia. Il San Biagio prende il sopravvento e trova subito il vantaggio con il rigore procurato da Pesaresi e trasformato da Agostinelli, che con esperienza e freddezza spiazza il portiere e trova il suo terzo gol stagionale, il più pesante forse, che alla fine è valso la salvezza. Nella ripresa il Fabriano prova a spingere ma lascia anche ampi spazi e il San Biagio in almeno tre circostanze sciuperà l’occasione del 3-1. Prima con un tiro finito fuori di Nisi su ripartenza palla al piede di Pesaresi, poi con lo stesso Pesaresi che al volo in diagonale sfiora il palo ben servito da Fiorucci e infine con una mischia furibonda in area su calcio piazzato. Per il Fabriano inutile il pressing finale, con un gol annullato per fuorigioco netto su calcio di punizione. Al triplice fischio corsa sotto la tribuna per i sambiagesi con la maglia biancoceleste che già portò bene l’anno scorso nel successo salvezza sul Fiuminata. Mentre i fabrianesi, fra nervosismo e tensioni, si sono lasciati andare a comportamenti comprensibilmente sopra le righe nei confronti dei biancorossi vista la pericolante classifica.

Il tabellino.

SAN BIAGIO: S.Pesaresi, Salini, Rivellini, Picciafuoco, Castorina, L.Pesaresi, Belfiore, Nisi, Aureli (80’ Fiorucci), Burini (25’ Agostinelli), Giambartolomei (62’ Santolini). All. Cantani

FABRIANO: Frasconi, Orlando, Aydari (62’ L.Mancini), Di Luca, La Mantia, Lorenzetti, Arcangeli, Balducci (70’ D.Mancini), Piaggesi, Aquilanti (62’ Animobono), Fede. All. Azzeri.

ARBITRO: Bruni di Pesaro

RETI: 30’ Fede, 35’ Aureli, 44’ rig. Agostinelli

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