Il presidente: “Più fiducia in noi stessi”

 

 

OSIMO – Arrivato ormai al suo nono anno da presidente, Maurizio Fagotti (nella foto accanto e sotto con l'assessore allo Sport Antonelli e mister Luchetta) fa il punto della situazione in casa sambiagese al giro di boa della stagione 2011/2012 che vede i “galletti” a all’ottavo posto.

 

Presidente se l'aspettava un girone d'andata così? A centro classifica con 20 punti..

“Si. Anzi, le dirò che, pur sempre in ottica salvezza, speravo in qualche punto in più”.

 

Cosa è mancato secondo lei?

“L'entusiasmo e la fiducia in noi stessi, ci siamo lasciati condizionare troppo dal fatto di essere stati inseriti nel girone C”.

 

Cosa le è piaciuto di più?

“L’aver inserito altri giovani in squadra”.

 

La più bella partita che ha visto del San Biagio e la più brutta?

“Premesso che ho visto solo quelle in casa, forse la più entusiasmante è stata quella vinta con il Montecosaro, mentre la più brutta quella persa con il Camerino”.

 

L'avversario che l'ha impressionata di più?

“Di quelli visti nessuno in particolare”.

 

Nel mercato invernale si sono tutte rafforzate le formazioni del girone C, il San Biagio si è mosso con più oculatezza, con la sua solita filosofia di fare il passo mai più lungo della gamba. Teme che rispetto alle altre però abbia perso terreno?

“Non saprei, a volte cambiare non è sinonimo di migliorare. Noi abbiamo avuto delle partenze dettate da scelte dei giocatori, che abbiamo rispettato nostro malgrado. Abbiamo poi cercato dei rinforzi ma, nonostante la crisi economica generale, le cifre non erano e non sono alla nostra portata”.

 

C'è un giocatore che l'ha sorpresa più positivamente rispetto ad altri?

“Copertari per la grinta che mette in campo ogni partita”.

 

Da addetto ai lavori, come vede il calcio dilettantistico marchigiano alla luce della forte crisi economica che riduce gli sponsor e dello scarso spettacolo che si vede nei campi sportivi, anche da parte di formazioni costruite per vincere?

“Rifacendomi a chi di calcio ne mastica più di me e da più anni, il problema dello spettacolo è dato dal fatto che non esiste più il gesto tecnico, oggi è tutto più fisico, basato sulla velocità e sulla corsa. Per quanto riguarda la crisi economica, non saprei, in base a quello che sento, il calcio dilettantistico non ne risente affatto”.

 

In generale, com'è stato il 2011 appena passato? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto in casa biancorossa?

“Sicuramente mezzo pieno, con la salvezza dello scorso campionato e i punti conquistati fino ad oggi non possiamo lamentarci”.

 

E per il futuro cosa si aspetta, quali sono gli obiettivi?

“L'obiettivo principale è quello di creare un gruppo di ragazzi ben affiatato, e spero, con l'aiuto di altre persone, di poter mettere le basi per un'attività giovanile per la frazione”.

 

Per concludere, un augurio ai ragazzi per questo nuovo anno…

“Auguro loro di centrare gli obiettivi che si sono prefissati nelle loro carriere di studio, di lavoro ma soprattutto nella loro vita, perché il San Biagio per loro è una piccola parentesi che mi auguro importante e utile per la loro crescita”.

 

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