Il presidente al giro di boa: “Bicchiere mezzo vuoto, non dobbiamo accontentarci di obiettivi minimi”

OSIMO – Critico, quasi insoddisfatto. E’ un Maurizio Fagotti che non t’aspetti quello che fa il punto di fine 2012. A metà campionato il presidente del San Biagio rivela il suo pensiero, duro e senza giri di parole. E invita i suoi ragazzi a dare di più, consapevole che hanno potenzialità importanti. Dunque più che una bacchettata e un rimprovero, è la dimostrazione che crede nella squadra, che ha fiducia nei mezzi del gruppo di mister Cantani e che, a metà percorso, ha raggiunto la consapevolezza di poter raggiungere qualcosa di importante, di storico per il club: lottare per traguardi più ambiziosi e non accontentarsi di salvarsi a stento come nelle ultime stagioni. Dare il massimo senza allentare mai la presa con la scusa che tanto basta salvarsi. Anzi, andare in campo per regalarsi un sogno. La società con le sue risorse, con i lui limiti, fa sforzi non indifferenti e per questo il presidente pretende altrettanto dai biancorossi: non accampare giustificazioni e dimostrare sul campo di valere tanto. Il presidente ci crede, il gruppo deve fare lo stesso. Ecco dunque l’intervista di fine-inizio anno al numero uno sambiagese che analizza la situazione al giro di boa:

 

Presidente, a metà campionato bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

“Mezzo vuoto, anche se il campionato mi sembra difficile, mi aspettavo di più nel girone di andata”.

 

Dunque ritiene la rosa più competitiva della posizione attuale, ma ci sono stati anche tanti infortuni…

“La rosa è competitiva, anche se si può avere sempre di meglio, budget permettendo. Alcuni infortuni lì considero come un errore di gestione al pari dell'errore di tesseramento”.

 

I 3 punti di Filottrano ribaltati dal caso-Voytyuk e i 2 di Fabriano dove se non fosse stato per la neve sarebbe arrivata una vittoria quasi certa sullo 0-2: quanto pesano questi 5 punti che mancano in classifica sul morale della squadra e della società?

“Più che la società, quello che conta è il morale della squadra, che evidentemente, vista la media età, non riesce a girare a proprio favore episodi strani, come accaduto con la partita ripetuta a Cerreto d’Esi”.

 

Sulla home page del sito è aperto il sondaggio sul migliore sambiagese di questo girone di andata: chi voteresti?

“Per i gol segnati fino ad oggi direi Burini, ma avrei anche gradito continuare a veder giocare con continuità Aureli”.

 

L'avversario che ti ha impressionato di più e quello che ti è piaciuto meno…

“La migliore forse il Marina, la peggiore il Fabriano”.

 

La più bella gara del San Biagio in questa stagione e la più brutta?

“Nel primo tempo con il Marina ho visto il miglior San Biagio, mentre la gara brutta è stata con il Monserra”.

 

Ripercorriamo il 2012 biancorosso: dalla crisi di inizio anno, al cambio in panchina, passando per la salvezza al fotofinish e la ripartenza ad agosto con mister Cantani fino ai guai con la giustizia sportiva con i ricorsi respinti su Voytyuk e gara da riprendere a Cerreto…

“Diciamo che il cambio in panchina è stata per il San Biagio una cosa nuova e mai avvenuta durante la mia gestione, cose normalissime in altre società, non per noi. Tuttavia alla fine è riuscita nel migliore dei modi ed il relativo rinnovo a mister Cantani era un dovere per quanto fatto nelle ultime sei gare della scorsa stagione. Per quanto riguarda la giustizia sportiva ci sono i regolamenti che pur errati che possano essere devono essere rispettati e seguiti”.

 

Quali obiettivi ha la società per il prossimo futuro?

“Prima di tutto cercare di far partire un settore giovanile, poi si vedrà”.

 

Temi un calo nel girone di ritorno come la scorsa stagione visto che non si è potuto fare neanche un richiamo della preparazione a fine dicembre?

“Non saprei, però mi auguro che il mister sia riuscito a far fronte all' emergenza neve di Cerreto ed alle vacanze di questo periodo natalizio”.

 

Hai un messaggio da inviare ai ragazzi e un augurio per questo 2013?

“Visto che siamo sopravvissuti al 21.12.2012 e che quindi il peggio è passato, l'augurio che faccio alla squadra è quello di trovare convinzione nei propri mezzi e raggiungere più di quello che si sono prefissati ad inizio stagione: non possono e non devono accontentarsi di obiettivi minimi”.

 

 

 

 

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