A volte ritornano. San Biagio riaccoglie Ficosecco: “Pronto per rimettermi in gioco”

OSIMO – A volte ritornano! Dopo quattro stagioni il San Biagio festeggia il ritorno a casa di Emanuele Ficosecco, alias “Figo” (nella foto di archivio). Lanciato in prima squadra da mister Tacchi che lo prese dall’allora Juniores biancorossa, Ficosecco era diventato un punto cardine del San Biagio di Tacchi, con cui ha conquistato tre finali playoff prima di vincere il campionato di Seconda categoria e poi festeggiare la prima gloriosa salvezza in Prima categoria senza passare dai playout. Un mediano duttile, moderno, bravo nella fase di interdizione grazie alla sua corsa, bravo in quella di impostazione con un gioco semplice e veloce ma soprattutto bravo negli inserimenti e nel gioco aereo, grazie ai quali ha sempre fatto almeno 4-5 gol a stagione (l’anno della vittoria del campionato in Seconda fu il capocannoniere dei biancorossi con 6 reti). Poi gli impegni di lavoro e alcuni fastidi a livello fisico lo fecero smettere, ma adesso, dopo quattro campionati di calciotto, il suo rientro a “casa”.

 

Emanuele il tuo è un grande ritorno al San Biagio, dove hai giocato 4 stagioni vincendo la Seconda categoria e conquistato la prima storica salvezza in Prima categoria.. Cosa ricordi di quell’esperienza?

“Speriamo che sia un grande ritorno anche perché a San Biagio ho passato 4 anni splendidi. Del campionato vinto in Seconda ricordo bene tutte le partite decisive, con il Montecosaro e il Pinturetta, è stata una soddisfazione immensa anche perché ce lo siamo meritato in pieno. Altro obbiettivo, ma ugualmente una grande soddisfazione, la salvezza in Prima considerando che eravamo una squadra anche molto giovane, abbiamo sempre navigato in acque tranquille senza mai rischiare veramente i playout”.

 

Cosa hai fatto dopo il tuo addio al San Biagio in questi ultimi 4 anni? E cosa ti ha spinto a rimetterti in gioco adesso?

“In questi ultimi 4 anni ho partecipato al campionato di calciotto di Osimo Stazione con ottimi risultati vincendo anche due Gold Cup. E’ stata una bella esperienza, poco impegnativa e divertente. Ora ho deciso però di riprovare perché penso o almeno spero di poter reggere un impegno più difficile e impegnativo dove c’è più competizione”.

 

Fisicamente come stai ora? Al torneo di calciotto ti abbiamo visto in forma e sempre col tuo solito senso del gol. Al mister sei subito piaciuto.

“Fisicamente sto abbastanza bene, anche per quello ho deciso di ritornare a un campionato più difficile, chiaro che non svolgo una preparazione da 4 anni quindi sicuramente dovrò lavorare tanto. Il senso del gol è stato sempre un mio punto di forza, speriamo di mantenerlo anche in campionato che è tutta un’altra cosa rispetto al torneo estivo”.

 

Cosa ti aspetti da questa nuova avventura in biancorosso?

“A San Biagio ho passato 4 anni splendidi, sono sempre stato trattato benissimo, conosco bene l’ambiente e sono sicuro che sarà una bellissima annata. Personalmente spero di ripetere le belle stagioni degli anni precedenti anche se sarà tutto molto più difficile, vorrei lasciare un buon ricordo anche in questa seconda avventura”.

 

Della squadra in cui giocasti sono rimasti in pochi: Simone e Luca Pesaresi, Rivellini e alcuni dirigenti.. Dunque descriviti come giocatore e come ragazzo a quanti non ti conoscono ancora bene..

“Nei quattro anni precedenti non ricordo di aver mai avuto uno screzio con nessuno, sono un ragazzo molto tranquillo e sorridente che solitamente va d'accordo con tutti e spero lo possano confermare anche i miei vecchi compagni. Come giocatore diciamo che non sono il classico regista, sono un centrocampista che ama gli inserimenti, che corre tanto, e che gioca semplice senza buttare via la palla”.

 

Dicci un tuo pregio e un tuo difetto da giocatore e da uomo..

“Fuori dal campo penso di essere una persona molto generosa e altruista che, se può, da tutto per una persona cara e mai guarda i suoi interessi. Un mio difetto è che nonostante sia difficile litigare o avere screzi con me, quando succede finisce che sono troppo rancoroso e faccio fatica a scordare certe cose negative. In campo il senso del gol penso che sia una mia caratteristica importante ma anche il fatto di giocare per la squadra, non amo le glorie personali. Un mio difetto invece è che a volte rimango troppo fuori dal gioco, devo rimanere più nel vivo delle azioni e della partita”.

 

Cosa ti senti di dire ai tuoi futuri compagni di squadra?

“Come ho già detto sono uno che va d'accordo con tutti e conoscendo la società sono sicuro che i miei compagni saranno tutti ragazzi semplici, tranquilli e divertenti che rispecchiano l’ambiente in pieno. Io porterò il massimo rispetto a tutti e metterò sempre il massimo impegno, e a fine anno speriamo di festeggiare gli obbiettivi prefissati tutti insieme”.

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